Montodine, 28 gennaio 2025
(Annalisa Andreini)
Nuova impresa e nuovo successo per lo scalatore Filippo Ruffoni: raggiunti così i cinque grandi ghiacciai d’Africa.
L’imprenditore 38enne, socio del Panathlon International Club di Crema e del Cai di Crema, ha conquistato alcuni giorni fa anche l’ultimo ghiacciaio africano che restava nel suo cammino: il Margherita Peak in Uganda (5109 metri di altezza).
Così, dopo aver scalato le altri grandi vette del continente africano (Kenya, Kilimanjaro, Toubkal, Meru), è stata la volta della vetta più alta del Rwenzori, il cosiddetto Re delle nuvole.
Ruffoni è arrivato nella perla d’Africa il 15 gennaio, ad Entebbe, e ha poi raggiunto la vetta martedì 21 gennaio alle 7.56 del mattino.
Per la natura estremamente complicata del territorio il tragitto di avvicinamento ha visto passare due vallate, del Bujiku e del Kitandra: “L’escursione ha previsto un itinerario molto lungo - ci ha raccontato Ruffoni - con un avvicinamento al l'ultimo campo base prima della vetta di quattro giorni, passando attraverso una spettacolare foresta tropicale, torbiere e scenari di origine vulcanica, in cui mi sono imbattuto nel clima instabile tipico dell'Equatore. Dopo il primo campo base e i campi intermedi si arriva alla notte della salita: la partenza è stata alle 3 e, dopo cinque ore di scalata con raffiche di vento estreme e nuvole basse, sono arrivato in vetta. È stato necessario risalire a punta Elena, a 4800 metri d'altitudine, per poi ridiscendere sul ghiacciaio Margherita e in questa parte si entra in Congo, sul confine naturale, posto a 4700 m”.
Che tipo di esperienza è stata?
“Un’esperienza unica nel suo genere, riservata a pochi, straordinaria per la bellezza della biodiversità e per la vastità del territorio per nulla antropizzato. L’attraversamento di questa terra non ha però nascosto i suoi lati più deboli e sofferenti, come il lento scomparire del famoso ghiacciaio pensile sotto la cima, ben descritto dal Duca degli Abruzzi nel 1906”.