Dal territorio, 07 ottobre 2024

Crema ha messo il naso, in grande stile, alla Festa del Salame di Cremona. 

Ma anche Salvirola, Offanengo e Palazzo Pignano.

Salva Cremasco, Salame Cremasco e Mostarda grandi protagonisti: un patrimonio della tradizione culinaria locale.

Chef e blogger, autori degli showcooking all’interno della struttura del Pala Salame, hanno fatto conoscere al numeroso pubblico e ai tanti turisti un formaggio molto amato nel territorio cremasco: il Salva, il formaggio che, nato dal recupero del latte eccedente, rappresenta il valore della sostenibilità.

Non solo, è molto versatile e si può utilizzare dall’antipasto al dolce.

E così è stato anche qui a Cremona: la food blogger Annalisa Andreini ha mantecato il suo Fior di risotto con il Salva, senza l’aggiunta del burro. La cremosità del formaggio ben si è sposata a tre tipologie di mostarda (di zucca Luccini, di frutta mista del Poeta Contadino e di mela Vergani) e alle chips di salame dell’azienda La Futura Salumi di Salvirola. 

I salami dell’azienda cremasca sono noti per tre caratteristiche importanti: utilizzo di 100% carne italiana, ricette tradizionali e legatura a mano.

Anche la chef Anna Maria Mariani ha aggiunto, in onore di Crema, un cubetto di Salva alla sua vellutata di zucca, insieme a una cialda di Grana Padano e triangoli di salame affumicato nel fieno maggengo. 

È stata poi la volta dello chef Riccardo Carnevali, che ha proposto un piatto della tradizione: la boccia cremonese delle Fattorie Novella di Cappella Cantone con la classica polenta (preparata con mais corvino e burro da centrifuga) e tre mostarde, tra cui quella di zenzero dell’azienda artigianale di Pandino Leccornie doc).

Domenica la Festa del Salame si è spostata in un viaggio virtuale a New Orleans, con un ricetta che ha concluso in bellezza l’ultima giornata: una Jambalaya, un piatto tipico creolo, che ha conquistato tutti i presenti. Un momento di cucina fusion, colorata e dinamica per apprezzare due eccellenze cremonesi in una ricetta internazionale. Il riso basmati ha accolto verdure fresche, gamberetti, un mix di venti spezie studiato ad hoc e salame sbriciolato dell’azienda agricola Simonelli di Offanengo. 

All’interno del piatto la mostarda di ciliegie Sperlari, quella di mele cotogne di Fieschi e la mostarda di verdure della Sanavra (Salgar), che ha ottenuto il riconoscimento della De.Co di Palazzo Pignano.

Hanno presentato il piatto tre blogger cremasche molto affiatate e una blogger fuori provincia: Antonella Garibba (Agnadello), Alessia Buzio (Pandino), Annalisa Andreini (Capralba), Gloria Diana Deva. Il loro segreto? Un grande spirito di condivisione e collaborazione.

Erano presenti alla degustazione i tre colossi della storia della mostarda, che hanno raccontato la loro storia e la loro passione: Corrado Sala (della Salgar di Palazzo Pignano), Carlo Vittoro e Enrico Manfredini in rappresentanza della famosa azienda Sperlari di Cremona.