Capralba, 25 gennaio 2020

“Mai più tragedie come quella che stiamo ricordando oggi”.

A due anni distanza da quel 25 gennaio 2018, quando il treno 10452 che da Cremona viaggiava verso Milano deragliò a Pioltello provocando la morte di tre donne, la capralbese Giuseppina Pirri e le caravaggine Pierangela Tadini e Ida Milesi e il ferimento, anche grave, di altri 97 passeggeri, i sindaci e gli amministratori dei comuni dell’asta ferroviaria interessata e i comitati pendolari hanno organizzato stamattina una cerimonia di commemorazione. Una trentina gli amministratori comunali che si sono ritrovati alle 9,15 alla stazione di Capralba, per il primo momento di ricordo. Con loro anche Claudia Terzi, assessore regionale alla mobilità e ai trasporti. Il sindaco di Capralba, Damiano Cattaneo ha pronunciato un discorso nel quale ha rinnovato ancora una volta l’appello affinché “Sia fatta piena verità sulle responsabilità di quanto accaduto e sia fatta giustizia. La sicurezza della rete dei trasporti e l’efficienza del servizio – ha aggiunto - costituiscono parte della qualità della vita e della libertà stessa della nostra comunità nazionale. Le garanzie sono affidate alle istituzioni pubbliche, agli organi di controllo e agli operatori e non possono essere compresse o sacrificate in nome di altre priorità”. Infine, un pensiero è stato rivolto dal primo cittadino ai famigliari di Giuseppina Pirri: papà Antonino, mamma Laura e la sorella Jessica, tutti e tre presenti alla cerimonia: “Esprimiamo a voi – ha concluso Cattaneo - il nostro immutato affetto e la nostra vicinanza”. Fiori sono stati posati sulla pietra d’inciampo che ricorda Giuseppina. Alle 9,45 i partecipanti alla manifestazione hanno preso un treno per Caravaggio dove si è svolta la seconda parte della commemorazione. In largo Cavenaghi ha parlato il sindaco della cittadina della bassa bergamasca, Claudio Bolandrini: “Che sia fatta chiarezza – ha ribadito anche lui come il collega di Capralba - in maniera inequivocabile, incontrovertibile su cosa è accaduto, su cosa non ha funzionato, su cosa andava fatto per evitare che altre tragedie possano funestare altre comunità e altre famiglie. Non è il luogo questo per alimentare polemiche. Questo è il luogo del ricordo, della vicinanza. Il senso di questa giornata è stringerci in un abbraccio, in una preghiera per chi ha il conforto della fede, e nel sostenerci. Non possiamo sostituisci a voi famigliari nel sopportare il peso della mancanza di Ida, Giuseppina e Pierangela, ma dico di non cedere alla sfiducia nelle istituzioni”.

A nome dei comitati dei pendolari ha parlato Stefano Lorenzi: “Non vogliamo dimenticare quello che è successo – ha affermato, - che non doveva succedere, che non dovrebbe succedere e che non dovrà succedere in futuro. Noi vogliamo chiarezza, giustizia e verità perché tutti non abbiano più paura di viaggiare. Non vogliamo più che nessuna vita venga strappata dal vagone di un treno”. 


Nelle foto, le commemorazioni a Capralba e Caravaggio