Pianengo, 29 luglio 2017

Giovedì è stata approvata, con 6 favorevoli e 3 astenuti, dal consiglio comunale di Pianengo, una mozione presentata dal consigliere di maggioranza Andrea Serena, in precedenza già presentata a Sergnano dal consigliere Enrico Duranti, in cui si chiede agli enti preposti di annullare il permesso di sovrapressione dello stoccaggio gas metano di Ripalta Cremasca,

La sovrapressione dello stoccaggio gas metano di Ripalta Cremasca potrebbe essere l'apripista per nuove sovrapressioni negli altri stoccaggi lombardi e non solo, compreso quello di Sergnano a noi più prossimo.

Questi impianti presentano diversi rischi ambientali e di sicurezza.

I pericoli ambientali sono dovuti alle spontanee emissioni fuggitive in atmosfera che tali stoccaggi naturalmente hanno, oltre ai rischi per le falde acquifere e la conformazione geologica sel suolo che vine sollecitata dai cicli di riempimento e svuotamento del bacino.

A livello di sicurezza ricordiamo che tali impianti sono assoggettati alla legge Seveso su impianti ad alto rischio, che lo stoccaggio presenta dei rischi per gli stress provocati a livello geologico e che specialmente nel caso di Sergnano spesso sono troppo vicini a centri abitati o altre ditte soggette alla normativa Seveso.

La mozione vuole essere un tentativo di mettere al primo posto la sicurezza e la salvaguardia dell'ambiente per i nostri cittadini seguendo il principio comunitario di precauzione che prevede che se un processo produttivo non è provato che sia totalmente sicuro non è a livello cautelativo sicuro procedere, la commissione Ichese che doveva indagare sulle possibili correlazioni tra il terremoto in Emilia e i lavori per gli stoccaggi non ha escluso categoricamente qualsiasi correlazione.

Come ambientalisti, almeno la sovrapressione, chiediamo che sia fermata perchè non farebbe altro che aumentare le emissioni fuggitive, stress geologici e rischi connessi.

Naturalmente queste operazioni sono finalizzate ad aumentare i margini di profitto di grandi compagnie e seppure consci della disparità di mezzi ritengo sia un nostro dovere morale come amministratori provare a mettere al primo posto la tutela delle persone.

Nella foto, Andrea Serena