Crema, 31 ottobre 2017

“Abbiamo iniziato sin da giugno scorso ad affrontare nel dettaglio il dimensionamento scolastico provinciale per arrivare preparati alla scadenza – ha precisato il presidente della Provincia di Cremona Davide Viola. – Ne abbiamo parlato in sede di consiglio provinciale, in seguito sia con il Comitato provinciale Consultivo sia con le organizzazioni sindacali. Pertanto, in questo lungo iter abbiamo preso alcune decisioni e fra queste quella relativa all’IIS Munari”.

Ha continuato Viola: “ A seguito del monitoraggio del piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche si è rilevato che sul territorio provinciale sono rispettati i parametri numerici previsti dalla normativa vigente (600 alunni per autonomia) e che l'unica scuola con un numero limitato di iscritti (601 alunni) è rappresentata dall'IIS Munari e, quindi, meritevole di attenzione. Pertanto, anche a seguito delle diverse consultazioni territoriali, al fine di risolvere la criticità sopra esposta, è emersa la proposta di aggregare all'IIS Munari, così come attualmente configurato, l'offerta liceale “Liceo delle Scienze Umane” unitamente all'”opzione economico sociale” disaggregando tale offerta dall'IIS “Racchetti-Da Vinci” (che rimane con una popolazione scolastica di circa 1250 alunni)”.

Ha concluso Viola: “In merito alla questione dello IIS Stanga unito evidenzio come l’agroalimentare a livello locale rappresenti un unicum e un’eccellenza mondiale, un modello che ci invidiamo e dove sono in corso progetti, anche a livello accademico, centrali e strategici a livello di filiera e territoriale. Pertanto abbiamo attivato un percorso di concertazione attraverso uno specifico tavolo per presentare il prossimo 31 ottobre 2018 (per l’anno scolastico 2019/2020 – ndr) una univoca quanto permanente decisione.

Per quanto riguarda il dimensionamento del primo ciclo, relativo all’Istituto Comprensivo di Soncino e di Offanengo la situazione rimane inalterata, fino al momento in cui non vi sarà un diffusa condivisione territoriale di una proposta univoca e partecipata da tutti”.

Nella foto, il consiglio della Provincia