Crema, 15 marzo 2018

Altro attacco a Scrp, da tempo nel mirino di sindaci e partiti che gli contestano il ruolo e, da qualche tempo, anche l'esistenza. Oggi è la volta di Fratelli d'Italia, che contesta il fatto che a Scrp venga demandato il compito di predisporre la gara che affiderà il servizio di bike sharing.

"Il comune di Crema ha indetto una gara d’appalto finalizzata alla fornitura, alla posa e alla gestione del servizio di bike sharing e velostazione all’interno di Crema 2020 e Scrp sarà centrale di committenza. L’assessore Fabio Bergamaschi dice: «Il bike sharing è uno strumento fondamentale delle politiche di mobilità sostenibile. Offre un valore aggiunto anche nei centri medio piccoli, dove il modello tradizionale station based funziona meglio del più recente free floating».
Ci viene naturale porre alcune domande.
Come Fratelli d’Italia chiediamo: era necessario fare gestire l’appalto a Scrp?
Gli uffici comunali non erano in grado di seguire e approntare in maniera autonoma la gara? Quanto costa al Comune di Crema questa operazione di esternalizzazione del servizio?

Scrp è al centro di un dibattito ed è in procinto di modificare lo statuto che prevede un diverso assetto societario e la capacità di svolgere nuovi compiti, tra i quali quello di centrale di committenza. Tutti concordano che per realizzare la trasformazione ipotizzata e anche per svolgere il compito di centrale di committenza Scrp dovrà procedere ad un’adeguata riduzione di dipendenti e una riqualificazioni dei rimanenti. Ci chiediamo: è il momento migliore per affidarle l’appalto quando non si sa ancora quale sarà il futuro di Scrp?
Scrp ha dimostrato tutti i propri limiti di stazione appaltante nella gara per dell’igiene urbana dei Comuni del Cremasco. Questo dovrebbe indurre alla prudenza. Non è azzardato affidarle un appalto di questo tipo?
Nella citata operazione di igiene ambientale Scrp ha dimostrato non solo di non avere la struttura idonea a svolgere il compito e di dovere ricorrere a costose consulenze, ma anche di non rispettare i tempi e di creare parecchi malumori tra i soci. Puntare su di lei è la scelta migliore?
Alla luce di queste domande Fratelli d’Italia si chiede se l’assegnazione del bike sharing non rientri in quel tentativo di salvare una società che non ha più ragione d’esistere. Insomma, un salvate il soldato Ryan che non si sa a chi giovi.
Fratelli d’Italia invita i consiglieri comunali di Crema a chiedere al sindaco e alla giunta delucidazioni e a pretendere risposte precise ed esaurienti.
Per ultimo ricordiamo all’assessore Bergamaschi che è di Crema e quindi lo invitiamo a parlare in italiano, anche se capiamo che fa molto più scena usare station based e free floating e non importa se con questa annotazione verremo tacciati di provincialismo.

Giovanni De Grazia (presidente di Fratelli d’Italia Crema)