Crema, 23 marzo 2017

Obbedisco. Questa, in sintesi, la dichiarazione, non richiesta, del capogruppo e consigliere di Forza Italia in comune. Forse perché oggi è il giorno del compleanno di Enrico Zucchi, il candidato sindaco vero, forse perché, alla fine, ha creato un gruppo con tutti i giornalisti e voleva vedere se funzionava (scatenando l'inferno). Qualche altra ragione? Forse perché Donida non lo vuole mettere in lista, mentre Jotta (e la Gelmini) lo vorrebbero vice sindaco. Be', le due cose non sono incompatibili... Fatto è che oggi Beretta fa la sua dichiarazione d'obbedienza. Eccola.

A brevissimo riprenderò a svolgere con la determinazione di sempre, e per il tempo che resta da qui alle elezioni amministrative, il mio ruolo di minoranza costruttiva, mai di opposizione tout court, come capogruppo di FI in consiglio comunale verso un’amministrazione che non ha certo brillato nell’aver saputo gestire al meglio gli interessi e lo sviluppo della nostra città e del nostro territorio.

Crema merita una guida diversa, che sappia mettere in campo priorità e sensibilità assolutamente diverse da quelle di un centrosinistra a guida Bonaldi apparso sempre più nel tempo privo di una qualsiasi strategia che abbia reso intellegibile quale futuro avessero mai pensato per la nostra comunità. Sbaglia chi pensa che i programmi non siano centrali nella richiesta del consenso e a nessuno è più concesso di barare con gli elettori. In questo senso non ho dubbi a ritenere che il centrodestra sia naturalmente più attrezzato del centrosinistra. Ultimamente quest’ultimo si è mostrato attento, ma solo elettoralmente, ad appropriarsi di alcune tematiche fino all’altro ieri lontanissime dalle sue corde.

Non ero e non sono mai stato un problema per il centrodestra, che ha chiuso il necessario accordo politico per tornare uniti a governare Crema.

Sono un uomo di partito e vengo da una scuola, quella democristiana, che riteneva legittime tutte le ambizioni, purché accompagnate da sostanza, ma che alla fine, una volta fatta una scelta democratica, si era tutti, maggioranza o minoranza che fossimo, alla stanga a trascinare il pesante fardello della responsabilità che ci legava al nostro elettorato e più ancora agli interessi reali del territorio e della sua comunità.

Certo, nella DC, alcune storture e brutture che ho visto in campo nelle scorse settimane, anche nei miei confronti, difficilmente trovavano albergo.

Tocca a Enrico Zucchi portare il centrodestra alla vittoria e io sono a disposizione, sua e del coordinamento provinciale di FI, nello stesso modo con il quale avevo messo a disposizione del mio partito locale la mia lealtà, il mio senso di appartenenza, la mia esperienza amministrativa e la mia passione politica.

Simone Beretta (nella foto)