Crema, 20 luglio 2022

Il sindaco Fabio Bergamaschi e i giovani della Consulta Giovani, con il presidente Andrea Pilenga per non dimenticare. Nel 30° anniversario della strage di via D'amelio, dove persero la vita il giudice Paolo Borsellino e cinque uomini di scorta, fatti saltare in aria con 90 chili di tritolo, hanno deposto una corona d'alloro sotto l'ulivo piantato nella piazza che ricorda Poalo Borsellino e Giovanni Falcone, l'altro magistrato ucciso 57 giorni prima, insieme alle vittime delle rispettive scorte.

"Grazie ai ragazzi della Consulta Giovani - ha detto Bergamaschi. - Sono trascorsi 30 anni da quella domenica pomeriggio di via D'Amelio, trenta anni di depistaggi, omissioni e bugie di una verità negata. Trenta anni in cui la mafia è riuscita a incrementare la propria forza. Al contempo 30 anni in cui si è accesa la coscienza civica. I giovani hanno riconosciuto il volto credibile dello stato ispirandosi ai due magistrati. La lotta alla mafia è aperta, il nemico non è ancora sconfitto, ma lo sarà. Lo dobbiamo a tutti noi”.


Nelle foto, di Massimo Marinoni, la deposizione della corona