Rivolta d'Adda, 17 febbraio 2024
Strade bloccate, artificieri e una bomba posta da due banditi nel postamat dell’ufficio postale del borgo ma non esplosa. Massima allerta per alcune ore e poi tutto è finito bene. O quasi.
La notte passata erano quasi le quattro quando l’allarme delle poste del borgo è scattato. Nei pressi c’era una gazzella dei carabinieri del nucleo Radiomobile di Crema che in pochi secondi è arrivata in vai Matteotti e ha visto due banditi nei pressi del postamat. Quando i due hanno visto i militari sono immediatamente fuggiti e hanno raggiunto la loro auto, parcheggiata con il motore acceso poco distante. Nella fuga i due hanno svuotato un estintore verso l’auto dei Carabinieri, lanciando contro l’auto di servizio la bombola e anche un piede di porco, ma l’inseguimento è continuato fin tanto che i due, poco pratici del paese, hanno imboccato via Ponte Vecchio che è una strada chiusa. Arrivati in fondo, sono scesi dall’auto e sono fuggiti nel campi, riuscendo a dileguarsi.
Se da una parte i carabinieri hanno proseguito le ricerche dei fuggitivi, dall’altra i militari sono andati a vedere che cosa era successo al postamat e hanno scoperto che i ladri avevano già inserito l’esplosivo (che si chiama marmotta) nella fessura da dove vengono erogati i soldi e tutto era pronto per far saltare l’apparecchiatura e prendere il denaro. Di qui l’immediata chiusura delle strade intorno alle Poste. Sono state vietate al passaggio via Matteotti, l’incrocio di via XXV Aprile con via Battisti, parte di via Gramsci e viale Isonzo, con carabinieri, polizia locale e vigili del fuoco a chiudere l’area e con la presenza del sindaco Giovannio Sgroi, avvertito dell’emergenza.
Verso le otto di ieri mattina sul posto sono arrivati gli artificieri che hanno controllato lo stato dell’arte e verificato che non sarebbe stato possibile togliere l’esplosivo. Così si è optato per far saltare il postamat, cosa che si è verificata in tutta sicurezza qualche minuto più tardi. Verso leì 9.30 la marmotta è stata fatta brillare, ha sventrato il postamat e di lì a poco le vie sono state riaperte.