Crema, 11 dicembre 2023
E' il giorno della Cassazione.
Oggi entra in aula, per la terza volta, il processo per la morte di Sabrina Beccalli, deceduta all'alba del 15 agosto del 2020.
E' questo il terzo procedimento che vede imputato di omicidio Alessandro Pasini, 48 anni di Crema, arrestato all'indomani della scoperta del fatto e restato in prigione per 14 mesi.
A Cremona, nel processo di primo grado, celebratosi con il rito abbreviato il 29 ottobre 2021, il giudice Elisa Mombelli aveva assolto Pasini perché il fatto non sussiste dall'imputazione di omicidio volontario e lo aveva condannato a sei anni di carcere per la distruzione del corpo di Sabrina e l'incendio dell'auto. Assoluzione perché il fatto non sussiste per l'accusa di crollo di edificio (prima di allontanarsi dall'alloggio Pasini aveva tagliato il tubo del gas, ma non si erano verificati scoppi o incendi).
A Brescia il 10 marzo di quest'anno, la Corte d'Assise d'appello di Brescia, aveva inflitto una condanna a diciotto anni e otto mesi di reclusione a Pasini, riconoscendolo colpevole di omicidio. I giudici bresciani avevano accolto le motivazioni contenute nel ricorso della procura di Cremona e dell'avvocato Antonino Andronico, legale dei familiari di Sabrina (il fratello, le due sorelle, l'ex compagno e il figlio diciottenne di Sabrina).
Oggi a Roma la Cassazione può confermare la sentenza di condanna e mandare in carcere Pasini, attualmente libero, oppure può riformare la sentenza emettendone una diversa o, infine, rinviare alla Corte d'Appello di Milano per un nuovo processo e in questo caso Pasini resta in libertà.
Per Alessandro Pasini ci sono l'avvocata Stefania Abate di Brescia e il legale Paolo Sperolini di Crema, mentre per la parte civile l'avvocato Antonino Andronico.