Offanengo, 11 luglio 2024

Ore 13.30 scatta l’allarme all’agriturismo Le Garzide: un virulento incendio sta divorando un grande capannone. I vigili del fuoco di Crema, che stavano lavorando su un altro intervento, sono accorsi immediatamente sul posto, raggiungendolo in pochi minuti e trovandosi davanti uno spettacolo immane, con fiamme alte e una colonna di fumo visibile a decine di chilometri di distanza. Appena viste le fiamme e constatato che non avrebbero potuto spegnerle da soli, i proprietari della tenuta hanno subito allontanato gli animali, quattro cavalli, sistemati sotto il capannone a fuoco e anche quelli del capannone gemello, che dista neppure dieci metri, mettendoli in salvo.

Da parte dei pompieri sono subito partite le operazioni, prima per arginare le fiamme, che avevano già provocato il collasso di una parte della struttura e poi per domarle. Il capannone, oltre 800 metriquadri, era interessato dal fuoco per oltre metà e sembra che il fuoco avesse prima attaccato l’impianto fotovoltaico che ricopre l’intero tetto.

Sul posto sono stati fatti arrivare anche equipaggi dei vigili del fuoco di Lodi con un’autoscala per poter indirizzare i potenti getti d’acqua dall’alto. A queste due squadre si sono aggiunte a breve per dare manforte anche i colleghi di Cremona e Orzinuovi.

Un lavoro immane per domare le fiamme, andato avanti per molte ore e che si concluderà solo a tarda ora, anche perché all’interno del grande capannone, oltre agli animali, erano presenti molte balle di fieno e paglia che hanno preso immediatamente fuoco e alimentato le fiamme. Sono andati distrutti anche un trattore e un carro agricolo.

Al termine delle operazioni di spegnimento, ciò che resterà delle balle di foraggio dovrà essere portato nei vicini campi e steso, per evitare che al loro interno possa nascondersi l’insidiosa brace che potrebbe far rivivere le fiamme.

Domani ci sarà un controllo della struttura, che difficilmente sopravviverà all’incendio, anche perché una parte appare già collassata e potrebbe essere necessario demolirla, con la conseguenza di buttare completamente l’impianto fotovoltaico. Alla fine ci sarà il conteggio dei danni che anche in questo caso sarà pesante.

E’ questo il secondo incendio importante in pochi giorni, dopo quello di Monte Cremasco, che ha visto andare in fumo un capannone dove si confezionavano cosmetici, struttura andata completamente distrutta.