Dal territorio, 03 novembre 2024
(Annalisa Andreini) Tre giorni di festa e di momenti culinari in tema autunnale in diversi paesi del cremasco.
Il podio spetta sicuramente all’oratorio di Rivolta d’Adda, che ha organizzato per il 1° novembre la cosiddetta Gnoccata dei Santi. Un momento di cucina creativa ma soprattutto un’occasione per stare insieme e condividere un progetto.
Parola d’ordine: condividere.
Lunghi tavoloni pieni di adolescenti, bravi e impegnati, hanno riempito gli spazi interni dell’oratorio dedicandosi alla preparazione degli gnocchi.
Armati di grembiuli, ciotole, schiacciapate si sono cimentati in una ricetta semplice ma golosa ridendo fra loro e condividendo una progettualità. Alla fine, gli gnocchi realizzati con le mani in pasta sono stati gustati allegramente.
Stesso clima di gioia anche nell’oratorio di San Bernardino fuori le mura tra castagne e tortelli da asporto, che venerdì e sabato sono andati a ruba e saranno ancora disponibili domenica 3 novembre, dalle 11.30 alle 14, nel cortile della chiesa parrocchiale.
Le caldarroste invece si potranno gustare calde dalle 11 alle 17,
nel piazzale della chiesa di San Bernardino in occasione della Festa del Ringraziamento.
Ma le castagne sono state le protagoniste di tante piazze, come nell’oratorio di San Giovanni Bosco di Chieve e nell’oratorio San Luigi di Moscazzano: una bella giornata di comunità dopo aver onorato i Santi.
A Moscazzano, per la giornata di domenica, l’Associazione nazionale combattenti e reduci, in collaborazione con il comune di Moscazzano, l’oratorio, lo staff della Madonna dei Prati e il coro Armonia hanno organizzato la commemorazione dei combattenti e reduci con una cerimonia e un pranzo comunitario.
Alle 10.30 inizierà il corteo verso il monumento ai caduti dei giardini pubblici, l’alza bandiera e la benedizione della Corona di alloro e Croce dei Caduti. A seguire la Messa, il corteo verso il cimitero e la benedizione del Sacro Ossario Memoriale.
Al termine il pranzo nel salone dell’oratorio prevede affettati, tortelli dolci, arrosto e dolce finale.
Il primato va sicuramente a Pizzighettone, nella Antiche Mura, dove la 32esima edizione della sagra Fasulìn de l’Öc cun le Cùdeghe sta registrando numeri altissimi: più di 18mila scodelle servite e oltre mille posti a sedere.
Si potrà degustare questo antico piatto della tradizione ancora domenica e il prossimo weekend: il fascino di riscoprire i sapori di una volta.