La manifestazione di domenica
Crema, 12 febbraio 2024
"Il vescovo non ci risponde, andremo direttamente da fra Angelo".
Si infiamma l'affaire dei Sabbioni, dove i frati verranno ritirati dalla parrocchia il prossimo anno, causa accorpamento (indigesto) della stessa con quella di Ombriano.
Domenica abbiamo assistito a un sit in davanti alla chiesa dove un buon numero di parrocchiani si è riversato per far sentire la loro vicinanza ai frati e la loro contrarietà alla loro dipartita e all'accorpamento della parrocchia con quella di Ombriano. Sit di preghiera sul sagrato, dove è anche venuto a salutare fra Tomaso Grigis, responsabile della parrocchia e dove si è fatto vivo, come promesso, anche il sindaco Fabio Bergamaschi che ha ribadito la sua intenzione di andare a parlare con il vescovo. Il quale pare invece che non abbia alcuna intenzione di ricevere la delegazione del comitato che gli ha chiesto un incontro prima di giovedì, data nella quale dovrebbe incontrare il responsabile provinciale dei Cappuccini, fra Angelo. Dovrebbe, perché non si sa se l'incontro è stato confermato.
"Non siamo ancora stati chiamati dal vescovo - riferisce Fiorino Patrini, del comitato - ma stamattina sentirò fra Angelo per chiedere di poter partecipare all'incontro, se incontro ci sarà".
Perché qualche dubbio sorge in quanto la data della nuova riunione tra provinciale e vescovo è stata proposta dal comitato, visto che pare che da settembre i due non si siano più parlati e i tempi cominciano. diventare stretti. "Sì, da settembre il vescovo non ha più chiamato fra Angelo. Noi abbiamo avanzato varie proposte che lo stesso vescovo ha definito interessanti, ma alle quali non ha dato seguito. Noi abbiamo raccolto 1400 firme di parrocchiani per fare restare i frati. Abbiamo proposto anche di nominare un parroco sacerdote e lasciare qui i frati, proposta definita interessante ma nulla più. Aspettiamo l'incontro di giovedì. Ma di certo non ci fermeremo".
E lo spettro dello sciopero della messa si allunga sempre di più.
