Crema News - Crema - Folcioni nuovo corso, nuovi corsi

Crema, 20 giugno 2025

(Annalisa Andreini) Un Folcioni 2.0 da mille e una notte: nuovi corsi, nuovi docenti e tante nuove idee per una proposta formativa tutta da scoprire.

Una nuova fase dell’istituto e una nuova filosofia a stretto contatto con i professori.

È stata presentata la ventata rivoluzionaria della Scuola di Musica Folcioni 2.0. 

A illustrare i nuovi corsi Guido Giordana, presidente della Fondazione insieme alla commissione.

Un Folcioni rinnovato, che diventerà una sorta di piattaforma creativa con un incontro tra domanda e offerta.

Un rinnovamento a 360 gradi: nuova carta di valori, nuove collaborazioni( oltre a quelle già esistenti), sette nuovi insegnanti, dodici corsi aggiuntivi (tra cui il corso di canto lirico), nuovo piano didattico( che vedrà una riqualificazione nella parte teorica, essenziale poi per accedere agli strumenti musicali) e nuovi progetti con altre realtà musicali del territorio tra cui l’associazione musicale Giovanni Bottesini.

E soprattutto una new entry nella gestione: non ci sarà più un solo coordinatore ma ogni progetto avrà un corpo docente con il suo referente, che si dovrà poi confrontare con la commissione Folcioni( parte del Cda della scuola di musica).

Quali saranno le nuove collaborazioni?

Il Museo e Centro culturale Sant’Agostino, l’Associazione Bottesini, la Cattedrale, la Banda di Ombriano, il Teatro alla Scala e l’artista Gianni Maccalli, con cui si lavorerà sul progetto di un concept per portare il Folcioni fuori dalle mura in una contaminazione culturale.

Entreranno a far parte del team Roberta Patrini( insegnante di clarinetto), Cecilia Zaninelli (insegnante di saxofono), Giorgio Magistroni( si dedicherà alle lezioni di contrabbasso , Fabio Carioni( insegnante di tromba), Sandra Vanni( soprano al coro della Rai), Vincenzo Rocco( jazz) e Marco Marasco( coro delle voci bianche). 

La novità più importante? 

L’attenzione agli studenti, che saranno al centro di tutto.

Per loro spazi comuni (tra cui una tisaneria) e aule studio, anche dove poter suonare singolarmente.

Ci sarà anche l’opportunità degli esperti esterni, che potranno arricchire l’attività dei docenti una volta al mese.

Si riporteranno in auge classi che mancavano da anni, come tromba, contrabbasso, clarinetto, sax, lirica, solfeggio, jazz e musica d’assieme.

Una location viva e dinamica, insomma, in cui seguire le lezioni ma anche costruire progetti e relazioni.

E, infine, un grande ritorno molto atteso: i saggi finali e forse anche un grande saggio di chiusura a giugno 2026. 

Il saggio rappresenterà metaforicamente l’idea di fondo: una musica che si fa insieme.