Crema, 23 maggio 2023
(Marco Degli Angeli) Appartamenti sfitti e inagibili. Ecco i numeri della gestione delle case popolari cremasche.
Sono 64 su un totale di 362 gli alloggi popolari di proprietà del comune di Crema vuoti perché inagibili. In pratica un appartamento su 5 non è assegnabile a famiglie bisognose a causa della mancata manutenzione. Se si sommano le proprietà regionali di Aler, il numero di immobili in città non assegnabili perché non sicuri sale a 135 su un totale di 893.
Gli alloggi disponibili ma ancora sfitti e in attesa di procedura di assegnamento sono invece 21 (14 di Aler e 7 del comune).
A conti fatti, la burocrazia e la mancata attenzione che i vari livelli amministrativi hanno dedicato negli anni alla manutenzione e al decoro dell'edilizia popolare, hanno congelato 156 appartamenti. Un dato importante che si scontra con le storie di molti cittadini che da anni cercano un alloggio e che, non trovando risposte dalle amministrazioni pubbliche, devono affidarsi alla solidarietà di conoscenti o trovare sistemazioni di fortuna a volte non dignitose. Uno vero schiaffo nei confronti della dignità di persone e famiglie.
A suonare come una beffa, che conferma l'inefficienza delle strutture tecniche e l'incapacità della politica di ogni livello, il fatto che nessuno degli immobili presenti a Crema sia stato oggetto di interventi di riqualificazione rientranti nella misura del Superbonus 110%. Un treno perso che di fatto disegna un futuro nero anche per quegli appartamenti considerati ancora agibili ma inefficienti dal punto di vista energetico e che con le loro crepe, infiltrazioni, muffa e umidità mostrano quotidianamente il peso degli anni.
Davanti a questi numeri, che mettono nero su bianco il disinteresse degli enti pubblici, che non sono stati in grado di garantire una vera programmazione degli interventi, servirebbe un mea culpa generalizzato. Non c'è scarico di responsabilità o giustificazione che tengano.
Nella foto, la casa Aler di via Macello dove è piovuto dal tetto
