Crema News - Addio a Scandelli

Crema, 05 ottobre 2020


Addio a Pietro Scandelli, corridore professionista dei Sabbioni. Ciclista con caratteristiche di passista, si distinse come gregario di Vittorio AdorniMichele DancelliGianni Motta ed Eddy Merckx. Vinse una tappa al Giro d'Italia 1966 e fu secondo nell'ottava tappa del Giro d'Italia 1965 e nel Trofeo Baracchidello stesso anno.

Scandelli è deceduto questa mattina nell'ospedale di Crema. Aveva 78 anni e da sempre ha abitato ai Sabbioni. Quando correva con Eddy Merckx, era suo gregario fedele. Un giorno, durante un'intervista, ci disse che con il campione si scambiava lezioni: lui apprendeva il fiammingo e in cambio insegnava al campione a parlare o, per lo meno, a capire il dialetto cremasco.

Ebbe un momento di celebrità per una famosa fuga a una tappa del giro d'Italia. Evasero al nono dei 181 chilometri di corsa. Prima Lucillo Lievore veneto di Breganze, maglia amaranto della Mainetti. Poi Pietro Scandelli maglia marrone della Molteni. Lievore aveva quasi 26 anni ed era un neoprofessionista, Scandelli non ne aveva neanche 25, ma era già il quarto anno che correva tra i professionisti. E tutti e due, fino a quel giorno, di vittorie, zero. Era la ventunesima e penultima tappa del Giro d’Italia 1966. Mercoledì 8 giugno. Da Belluno a Vittorio Veneto. Il primo a fuggire fu Bitossi, catturato da Altig. Poi ci provarono in sei: Armani, Fezzardi, Stefanoni, Marcoli, il belga Huysmans e lo svizzero Maurer. Il terzo tentativo risultò quello buono: prima Lievore, poi Scandelli. Se ne andarono poco prima di Sédico, e il gruppo li ignorò, a Feltre avevano due minuti di vantaggio, e il gruppo li lasciò, a Onigo otto, e il gruppo li mollò, a Pieve di Soligo quattordici e mezzo, e il gruppo li dimenticò. "A metà corsa c’era la prima salita, il San Boldo, una vecchia strada militare costruita nella roccia, roba da Prima guerra mondiale. Più dura del previsto. Tornanti. Io andavo su regolare, non feci niente per staccarlo, fu Lievore che si staccò da solo. Che faccio: lo aspetto o continuo da solo? Decisi di continuare da solo, avanti così finché non mi avessero preso. Dal passo al traguardo era solo discesa. Ebbi il tempo di alzare le braccia al cielo e capire che stavo vincendo una tappa al Giro d’Italia”. Secondo, a 15’18”, Lievore. Terzo, a 16’30”, Bariviera, poi Partesotti, Ballini e il gruppo dei migliori con la maglia rosa, Gianni Motta, il capitano di Scandelli.

I funerali di Scandelli sono previsti per mercoledì alle 15.30 nella chiesa dei Sabbioni. La salma sarà esposta domani nella casa del commiato di Gatti, in via Libero Comune.


Nella foto, Pietro Scandelli, quando era un corridore professionista