
Sergnano, 15 aprile 2025
(Niall Ferri) I gruppi di minoranza di Scelgo Sergnano e Siamo Sergnano esultano per la bocciatura, da parte dell’ufficio tecnico comunale, del progetto relativo al nuovo impianto di biometano. Una decisione che è stata accolta con soddisfazione dai consiglieri di opposizione Paolo Franceschini e Gian Paolo Samarani, secondo i quali, però, la vicenda è tutt’altro che conclusa.
“Tra i veri vincitori di questo che noi tutti riteniamo essere solo il primo round - si legge in una nota congiunta - coloro che davvero hanno sottoposto all’attenzione della cittadinanza e del territorio la delicata questione del biometano e hanno fatto fare un ruzzolone al gigante Golia sono stati incontestabilmente i gruppi di opposizione Scelgo Sergnano e Siamo Sergnano”.
I due sottolineano il ruolo dei sindaci dei comuni vicini, che si sono opposti alla convocazione della Conferenza dei Servizi dell’8 gennaio: “La loro strenua contrarietà ha fatto sì che il sindaco di Sergnano prorogasse, in data 10 gennaio, di altri 30 giorni la suddetta CdS”. Decisiva, per i firmatari, anche l’assemblea pubblica dell’8 febbraio, che ha portato alla richiesta di un parere tecnico esterno: “Solo in seguito alla preparazione e allo svolgimento dell’assemblea pubblica dell’8 febbraio, il sindaco del nostro paese ha finalmente ritenuto necessario avere un parere ufficiale da parte di un consulente”. La bocciatura del progetto è stata motivata da numerose lacune: “Mai, in nessun momento del suo iter, ha avuto una forma compiuta, rispettosa della normativa vigente e formalmente corretta”. Secondo i consiglieri, però, la partita resta aperta. “Dietro a questo progetto ci sono troppi interessi individuali ed economici perché la società proponente molli il colpo. Ha tutte le conoscenze, gli strumenti ed i mezzi finanziari per presentare già da domani mattina, se solo lo volesse, un altro progetto stavolta scritto come si deve”. E avvertono: “Una volta azzerate le lacune tecnico-amministrative del prossimo progetto, rimane la realtà di un paese che non può sopportare un’ulteriore carico in termini di sicurezza e pressione”.
Infine, l’appello alla cittadinanza: “Non ci rimane quindi che sperare di avere ancora una risposta da parte di tutta la cittadinanza, che ci aiuti a fare pressione sulle nostre istituzioni comunali perché facciano sì che il bene comune prevalga sempre rispetto agli interessi di pochi”.