Rivolta d'Adda, 15 novembre 2023
(Gianluca Maestri) Chi di noi non ha un posto del cuore? Un luogo che ci evoca bei ricordi e dove ci si vorrebbe sempre rifugiare.
Petricchio è uno di questi. Almeno per la famiglia Bresciani, di Brescia, che a Natale, in estate e a volte anche a Pasqua era solita trascorrervi le vacanze e che nel marzo 2020, appena prima del lockdown causa pandemia, vi si rifugia in fretta e furia. E lì, a Petricchio, minuscolo borgo (immaginario) della Lucania, si innesta la trama di Appetricchio, come lo chiama la gente del posto con la propria cadenza dialettale, romanzo di Fabienne Agliardi edito da Fazi che l’autrice presenterà sabato pomeriggio, alle 17, in biblioteca, con il sindaco Giovanni Sgroi in veste di moderatore e con tè e biscotti della pasticceria Maristella che saranno offerti ai presenti.
“La famiglia Bresciani -racconta Fabienne Agliardi- torna a Petricchio, paese di poche anime e della moglie di Guido Dario, il capofamiglia di professione farmacista, appena prima delle chiusure dovute alla pandemia, dopo vent’anni dall’ultima volta che vi aveva messo piede. E lì scatta la storia nella storia. Si va ritroso, fino agli anni ’80, fra personaggi un po’ strampalati e situazioni anche grottesche. Il resto lo trovate nelle pagine del romanzo”.
Quarantasei anni, nativa di Crema, padre soncinese e madre lucana, Fabienne Agliardi oggi vive a Milano. Appetricchio è il suo secondo romanzo che il 1° dicembre prossimo presenterà anche a Crema (anzi, Accrema come direbbero a Petricchio), al Caffè Del Museo in piazzetta De Gregorj 7 alle 21.