Crema, 22 gennaio 2023

(RB) Le sale espositive del teatro San Domenico a Crema ospitano dal 21 gennaio al 5 febbraio la personale della scultrice Michela Grossi. La mostra dal titolo #Allheads_ presenta alcune delle opere più rappresentative del percorso dell’artista cremasca che dopo aver studiato e frequentato a lungo il mondo della musica si è specializzata in disegno e pittura approdando alla scultura. Allieva di Adorea Oirav, con la quale ha potuto condividere un lungo percorso di maturazione tecnica, si è perfezionata nell’uso della terracotta. Michela Grossi ha all’attivo diverse mostre e partecipazioni ad esposizioni collettive. La sua produzione si spinge fino a sperimentare le tecniche pittoriche, dove persegue una figurazione onirica che indaga le modalità narrative del cinema e dei media, e il disegno applicato alla realizzazione di oggetti seriali. Una sua opera ha vinto il premio Innovation Award 2022 assegnato dal Polo ella Cosmesi durante l’ultima edizione dell’Innovation Day. La sua attività interessa anche le scuole del territorio dove tiene regolarmente corsi di disegno, pittura e scultura. 

Il nucleo più attuale delle opere esposte nelle gallerie del San Domenico interessa una serie di terracotte dove il tema del voltofemminile è tradotto in soluzioni di elegante sintesi formale. Il trattamento delle superfici è ricoperto di cromie ed è in grado di stimolare la tattilità attraverso tracce, motivi, rilievi sensibili. Un aspetto ricorrente è l’interazione con la luce dell’ambiente circostante. Un effetto che viene sottolineato dai profili sottili, dai tagli e dalle ombre, dagli incastri tra le parti e dalla possibilità di individuare prese e sporgenze prensili. Tutte componenti che contribuiscono ad alleggerire la materialità delle sculture. 

“Sono alla ricerca di armonie assolute – spiega l’artista - e tendo ad individuare forme essenziali e geometriche che racchiudono nei volti l’intera figura. I miei lavori perdono ogni contatto descrittivo e riassumono sinteticamente altri dettagli anatomici. La trasfigurazione è animata dal tentativo di ridurre, togliere, ottenere valori assoluti attraverso un percorso che mira costantemente alla sintesi e all’essenza”.

In merito alla scelta della terracotta spiega l’artista: “E’ un materiale che per la sua fragilità estrema è in grado di rappresentare la condizione di precarietà dell’essere umano. Non è una tecnica semplice perché c’è sempre il rischio di un collassamento durante la fase preparativa. Il lavoro è esposto ad un pericolo costante. Cerco di realizzare forme in grado di manifestare equilibrio, stabilità, autonomia senza però rinunciare al dinamismo e al dialogo con il contesto esterno”. 

L’immaginario prevale sul visibile realizzando teste di terracotta capaci di trasmettere allo spettatore molteplici prospettive. L’esito è una scultura visionaria, surreale, metafisica. Le sculture di Michela Grossi si collocano in una dimensione dove la missione figurativa è abbandonata e dove l’astratto si manifesta come una tensione irrisolta. Un’attitudine confermata dagli artisti che più hanno ispirato il suo percorso: Picasso, Fontana, Giacometti, Hepworth. In mostra sono presenti altri lavori come la serie degli ‘extraurbani’, delle sfere e dei bassorilievi dove permangono gli esiti di un sapiente trattamento cromatico, la volontà di imprimere tonalità metalliche alla materia, il gusto di una raffinata ed esperta manipolazione, la capacità di orchestrare giochi di luci e ombre, la stilizzazione estrema dell’immagine. 

L’inaugurazione aperta al pubblico è prevista sabato 21 gennaio alle 17.00. E’ possibile visitare la mostra dal martedì al sabato dalle 16 alle 19, la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.


Nelle foto, Michela Grossi presentata da Roberto Bettinelli e con le sue opere e il giovane pianista Edoardo Poli