Crema, 4 dicembre 2023

(Valentina Ricciuti) Sabato alle 11, presso l'auditorium Manenti di Crema, Chiesa di San Bernardino, verrà inaugurata la mostra "1223-2023: il miracolo del presepe a Greccio". 

A cura dei "Presepisti Cremaschi" e del gruppo culturale "Gabriele Lucchi", lo spazio verrà allestito con 15 preziosi presepi, frutto dell'amore e della passione delle mani artigianali e dei laboratori realizzati insieme ai bambini. Racconta così il percorso intrapreso dai gruppi, il vicepresidente dell'associazione internazionale "UnFoePrae" Pier Luigi Bombelli: "Abbiamo curato una prima mostra nel 2019 ma poi a causa della situazione pandemica ci siamo dovuti fermare. Siamo felici quest'anno di essere riusciti a realizzare questa esposizione proprio nel ricordo degli ottocento anni di Greccio: San Francesco d'Assisi nel 1223 ottenne dal papa Onorio III un permesso speciale per poter rievocare, in una grotta che si affacciava sulla conca reatina, la nascita del bambino. Lo fece tra le rocce a 700m d'altezza con l'intento di vivere in prima persona il disagio in cui si trovò a Betlemme il neonato, adagiato sul fieno e riscaldato soltanto dal fiato del bue e dell’asinello. Per molti, questo evento coincide con la nascita del presepe ma non è esattamente così poiché per almeno altri trecento anni non venne ripetuto come rituale domestico. E' pur vero che la rivisitazione di San Francesco fu un tassello importante e imprescindibile, poiché da quel momento furono allestiti dei presepi da artisti nelle chiese (uno, per esempio, fu quello realizzato a Roma nella basilica di S.Maria Maggiore da Arnolfo di Cambio con cinque figure in marmo di Carrara nel 1291) ma poi bisogna attendere il Concilio di Trento (1545) per la vera e propria nascita del presepe come lo intendiamo noi oggi. Ognuno, secondo le proprie possibilità economiche, cominciò ad allestire in casa la scena della nascita di Cristo. Oggi il nostro intento rimane sostanzialmente immutato: nella mostra non vi è spirito competitivo ma la volontà di condividere un sentimento di pace con semplicità". 

I quindici presepi verranno allestiti nelle dodici cappelle laterali e il posto d'onore sull'altare a sinistra verrà riservato a quello realizzato dai bambini della scuola primaria del quartiere di San Bernardino durante un corso con materiale da riciclo tenuto da Giuseppe Torchiani: "E' un modo per infondere nei più piccoli - continua il vicepresidente Bombelli - la possibilità di credere in una certa manualità e di vedere oltre una banale scatola di cartone mettendo in moto creatività e spirito di gruppo per un'intento comune. Inoltre, quattro dei nostri presepisti associati presenti in mostra, (Giuseppe, Italo, Luca e Antonietta) hanno tenuto il laboratorio 'Costruiamo insieme il presepe' con bambini, genitori e nonni presso l'oratorio San Bernardino. Queste attività costituiscono un'opera di diffusione importante del significato spirituale del presepe. Saranno gli stessi bambini a portare i loro splendidi manufatti in mostra".

Il gruppo di presepisti appassionati di Crema è iscritto all'associazione nazionale italiana Amici del Presepio, una realtà fondata nel 1953 con 3000 soci e 70 sedi (20 in Lombardia) con l'intento di diffondere il più possibile la manualità e la ritualità della rappresentazione della nascita di Gesù Cristo: "Sono iscritto da trentacinque anni - ricorda l'artista Bombelli - e quest'anno sarà per noi un anno giubilare che rimarrà nella storia. Daremo il nostro contributo sull'esempio di San Francesco". 

La mostra sarà aperta nei giorni feriali dalle 16 alle 18 e nei prefestivi e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. I giorni 24 - 25 dicembre e 1° gennaio dalle 15 alle 19. 

Il presepe in carta realizzato da Pier Luigi Bombelli riceverà l'annullo filatelico a cura di Poste Italiane.