Casale Cremasco, 16 gennaio 2021

Atto vandalico contro il ripetitore della Vodafone a Casale Cremasco. Qualcuno ha bruciato i cavi del ripetitore, mettendolo fuori uso e lasciando una scritta contro il 5G. Il fatto è avvenuto alle 4:30 di questa mattina e sul posto sono arrivati i vigili del fuoco per spegnere le fiamme e i carabinieri.


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Ripetitore fuori uso perché un gruppo di oppositori alla digitalizzazione ha dato fuoco alla base del traliccio, distruggendo le varie scatole di derivazione. Le fiamme sono state appiccate nella notte, intorno alle 4 e i vigili del fuoco le hanno spente in pochi minuti, ma il danno al ripetitore è stato notevole, anche se gli utenti non hanno patito disagi. Il ripetitore danneggiato è della Vodafone, ma ospita anche gli altri gestori telefonici. L’allarme ai vigli del fuoco è stato dato da una guardia giurata che, passando dalla strada, ha visto le fiamme.

“Azione da condannare – ha subito dichiarato Antonio Grassi, sindaco di Casale Cremasco. - Penso che se qualcuno ha rivendicazioni da fare debba usare dialettica e confronto e non la violenza o l’aggressione. Mi domando perché abbiano scelto proprio il ripetitore di Casale Cremasco”.

Sul posto questa mattina sono arrivati anche i carabinieri del nucleo dei Ros (raggruppamento operativo speciale) che indagano sull’attentato. Sono state prelevate le riprese delle telecamere della Galbani, stabilimento che sorge sull’altro lato della strada e che puntano sulla via. Se gli attentatori sono passati dall’unica via, sono stati ripresi. Nel campo, che era ghiacciato, si notano tracce di pneumatici di una vettura che ha fatto inversione.

Secondo i tecnici, pur essendo in presenza di un danno notevole, il ripetitore è stato rimesso in funzione in poco tempo e gli utenti non hanno patito alcun danno o ritardo. Nelle prossime ore saranno ripristinate le scatole di derivazione bruciate, che verranno sostituite.

Gli oppositori alla tecnologia del 5G nel cremasco si sono già palesati, truccando i cartelli stradali con il divieto di superare i 50 orari e trasformando lo zero in G, ma non avevano mai compiuto azioni violente.


P g r (1786)

Nella foto il ripetitore bruciato