Crema, 16 marzo 2018

Questo matrimonio non s'ha da fare. Per lo meno in questo modo. Il matrimonio in questione è quello tra A2A e Lgh (società partecipata da Crema, Cremona, Pavia, Lodi e Rovato) e quello che ha decretato la nullità dell'atto è l'Anac, l'agenzia nazionale anticorruzione di Raffaele Cantone. Perché? Ma perché Lgh era a maggioranza pubblica e se voleva essere venduta avrebbe dovuto indire una gara pubblica, cosa che non era stata fatta (riassumiamo all'osso quel che è successo). E adesso più di un sindaco ricorda che nelle varie assemblee che si sono susseguite prima di arrivare al contratto di aver sollevato il problema. In particolare lo aveva fatto il primo cittadino di Agnadello, Giovanni Calderara, al quale erano seguiti i dubbi e i rilievi anche di altri. Tutti rassicurati dai consulenti. E meno male.

E adesso che si fa? Probabilmente si innescherà la battaglia dei ricorsi che porterà la decisione ultima in là nel tempo. Però, quello di oggi è un punto fermo sul quale riflettere.


Le considerazioni dei grillini

Il M5S è stata l’unica forza politica contraria all'acquisizione del 51% di LGH da parte di A2A, operazione che ha trasformato definitivamente i bisogni fondamentali dei cittadini in merce da profitto.

L’operazione non era scellerata solo dal punto di vista economico, ma anche sotto l'aspetto occupazionale: le tanto sbandierate sinergie, ottimizzazioni e riduzioni dei costi si sarebbero limitate a riduzioni del personale sempre più demotivato, che, per giunta, si ritrova a lavorare in strutture mastodontiche senza alcuna visione di insieme, con relativa perdita di competenze.

Sarebbe questa la famosa partnership e valorizzazione del territorio che i professionisti della politica hanno promesso?

A noi, invece, ricorda tanto i carrozzoni pubblici di fantozziana memoria.

A seguito di un esposto del M5S presentato all’ANAC con relativa istruttoria, chiarimenti, controdeduzioni, supplementi di istruttoria, oggi l'Anticorruzione guidata da Cantone con la delibera 172.2018 si è pronunciata definitivamente e ha bocciato sonoramente questa operazione.

Risultato: per colpa degli esperti che hanno promosso questa operazione, saranno comminate delle sanzioni che ricadranno sulla collettività, oltre ad un eventuale sentenza della Corte dei Conti.

Facciamo i più vivi complimenti agli autodefinitesi competenti: grazie a loro, a rimetterci saranno i cittadini che con i propri soldi hanno dovuto pagare sedicenti esperti e profumate consulenze legali per giungere a un epilogo fallimentare già scritto in partenza. La vecchia politica ha dato nuovamente prova della propria incapacità e il M5S è ormai l’unico interlocutore con credibilità e competenze necessarie a governare il nostro Paese.

La politica locale mai avrebbe dovuto cedere LGH ad A2A, rinunciando al proprio ruolo, abbandonando ogni politica ambientale ed energetica a tutela della salute e dei portafogli dei cittadini del territorio, svendendo i servizi fondamentali a discapito ovviamente di qualità, tariffe ed occupazione.

Con il M5S, LGH avrebbe continuato a svilupparsi, guardando a realtà a lei più simili come grandezza e bacino d’utenza piuttosto che inseguire il canto delle sirene.

Ora chiediamo che siano gli amministratori e non i cittadini a pagare per i propri errori.