Oslo, 01 settembre 2017

C'è un po' di gloria sotto il pallido sole della Norvegia, dove la nazionale italiana homeless sta disputando i campionati del mondo di street soccer riservati a persone che soffrono disagi e dipendenze e che stanno cercando di uscire da situazione difficili. A Oslo la formazione italiana, cinque giocatori provenienti dal S. Marta di Rivolta d'Adda e due da un istituto nella bergamasca, accompagnati dall'allenatore Matteo Volpi e dal responsabile del reparto ospedaliero, Giorgio Cerizza, ha chiuso la prima fase a gironi, arrivando al terzo posto. Nelle sei partite disputate gli azzurri hanno ottenuto tre vittorie, due sconfitte e un pareggio. Da oggi giocheranno nel girone dei terzi classificati per guadagnare il miglior piazzamento possibile nella scala mondiale, che comunque li vede piazzati sul lato sinistro della classifica finale, cioè dal 24° posto in su in un lotto di 50 Paesi presenti a questo quarto mondiale di street soccer.

Per quanto riguarda il primo girone, esordio difficile con il Messico, mercoledì scorso, e sconfitta 12-1; riscatto con la Corea del Sud 5-2; vittoria all'ultimo respiro con la Cambogia 5-4; sconfitta con la Germania 8-1 e pareggio con la Romania 4-4, dopo aver sperato a lungo nella vittoria. Il girone nel quale è stata messa l'Italia vede la presenza di Cile, Ucraina (la gara si gioca oggi), Norvegia, Russia e Bulgaria

Nella foto, allenatore, dirigente, medico e responsabile della federazione volati in Norvegia per i mondiali