Crema, 12 settembre 2017
Seminario addio. La curia vescovile che fa capo al nuovo
vescovo Daniele Gianotti ha preso una decisione: chiudere il seminario vescovile di Vergonzana
e cercare di affittarlo per portare soldi alle asfittiche casse della chiesa
cremasca, da anni alle prese con un debito che stenta a ridursi. Stiamo
parlando dei restauri al Duomo, effettuati con oltre tre anni di lavori e che sono
costati 4.3 milioni di euro, contro l'esiguo milione che la chiesa aveva a
disposizione e che all'inizio si era preventivato di spendere. Ora, a tre anni
dalla riapertura, Pasqua del 2014, restano ancora debiti da saldare per circa
due milioni di euro che producono ogni anno interessi passivi che si fatica a
rincorrere. Per questo motivo la curia è ricorsa a parecchi stratagemmi: ha
venduto la sede della libreria La buona Stampa in via Mazzini, trasferendo la stessa all'interno del S. Luigi, per poi chiuderla definitivamente dopo pochi mesi, ha messo in
vendita il palazzo di via Civerchi (ma senza fortuna) e ora ha deciso di smantellare
il seminario di Vergonzana. Attualmente ci sono solo tre aspiranti sacerdoti
che, se tutto va bene, saranno consacrati nei prossimi sette anni. Troppo pochi
e troppo tempo per mantenere in vita una struttura che conta di una casa per il
rettore, otto stanze per gli ospiti, una cappelletta e due saloni per le
riunioni, il tutto di recente costruzione. Per questo motivo la curia ha deciso
di fare il grande passo e mettere sul mercato degli affitti la struttura che
sorge nelle campagne di Crema. Per quanto riguarda i tre aspiranti sacerdoti,
saranno mandati a studiare a Lodi e vivranno nella casa dell'ex parroco di S.
Pietro, parrocchia da tempo accorpata a S. Benedetto. I tre seminaristi poi,
quando saranno liberi da lezioni, saranno destinati a qualche parrocchia che ha
bisogno di una mano.
Nella foto, il seminario di Vergonzana