Milano, 04 luglio 2017

La vicenda del Dunas - dice il consigliere regionale del Pd Agostino Alloni - doveva essere trattata oggi, durante la seduta di Consiglio regionale, come question time. Ma per la ripartizione degli atti che ogni gruppo politico può presentare, la mia interrogazione a risposta immediata è saltata, guarda caso. Quindi, l’ho presentata come interpellanza con risposta in Commissione agricoltura di cui faccio parte e dove l’assessore dovrà venire a dare spiegazioni delle decisioni della giunta. Il territorio del Comprensorio cremasco Adda-Serio, prima della fusione, non era mai stato interessato da strumenti quali il piano comprensoriale di bonifica e il piano di classificazione degli immobili e dall’applicazione della relativa contribuenza. Con una interrogazione dell’aprile 2016 già segnalavo alla giunta regionale l’importanza di modificare i termini di approvazione dei piani di classificazione degli immobili e dei piani comprensoriali di bonifica, evidenziando nelle premesse l’opportunità di prevedere l’approvazione almeno contestuale, da parte dei Consorzi di bonifica, del piano comprensoriale di bonifica e del piano di classificazione degli immobili. Dopo un nostro emendamento all’assestamento di bilancio 2016/2018, che chiedeva di prevedere l’adozione del piano di classificazione degli immobili contestualmente o successivamente l’adozione del Piano comprensoriale di bonifica, la maggioranza, ispirata dal presidente Maroni e dal consigliere Malvezzi, ha deciso che la giunta regionale poteva approvare i piani di classificazione degli immobili adottati entro il 31 dicembre 2016 senza necessità di previa approvazione dei relativi piani comprensoriali di bonifica, di irrigazione e di tutela del territorio rurale. A dicembre 2016 la giunta deliberava, sulla base dell’emendamento Maroni-Malvezzi, l’Approvazione con stralcio del Piano di classificazione degli immobili del Consorzio di bonifica Dunas-Dugali, Naviglio, Adda Serio, adottata in assenza del piano comprensoriale di bonifica. Scelta che preclude la possibilità di verificare, attraverso il piano comprensoriale di bonifica, le attività effettivamente programmate in relazione al territorio interessato e non permette al cittadino e alle aziende di appurare la correttezza delle modalità di applicazione della relativa contribuenza. Fatta così, l'approvazione del Piano ha suscitato e continua a suscitare un malcontento diffuso, manifestato espressamente sia dai Comuni, tant’è che diverse amministrazioni locali hanno presentato ricorso al Tar contro la delibera di giunta, che dagli agricoltori, promotori di numerose iniziative che sono state occasione di accesa discussione sul tema, oltre che da singoli cittadini e famiglie del territorio. Per questo chiedo all’assessore di sospendere con urgenza gli effetti della delibera, in attesa dell'approvazione del Piano comprensoriale di bonifica del Consorzio di bonifica Dunas, già in fase avanzata di predisposizione.