Roma, 20 giugno 2020


Emozionato, don Mario stringe la mano al Santo padre, che lo benedice. Lui, dalla foto successiva, sembra essere diventato rosso per l'emozione. Poi papa Francesco passa da don Maurizio, vicario del vescovo. Prima aveva salutato il vescovo di Crema, monsignor Daniele Gianotti, il parroco di Palazzo Pignano, don Benedetto Tommaseo e il curato di Sergnano, don Natale Grassi Scalvini (che ha fatto il fotografo). I tre preti hanno contratto il coronavirus, ma ce l'hanno fatta. Quindi le due infermiere dell'ospedale di Crema, Sonia Passera, caposala della medicina d'urgenza e Raffaella Tolasi infermiera al pronto soccorso.

Un'udienza speciale, quella di stamattina alle 11, con i vertici della regione Lombardia, i sacerdoti che si sono ammalati e sono guariti, il personale sanitario che tanto si è speso durante la pandemia delle province più colpite. Il Papa ha voluto ricordare questo periodo: "Gesti di umanità, come passare il cellulare per un ultimo saluto al padre che sta morendo perché possa dire addio al figlio. Gesti grandi dei sanitari e dei cappellani, chiamati a confortare i malati in quei tremendi momenti di solitudine".

Un'udienza breve, ma intensa, col Papa che passa a salutare tutte le persone convenute e i nostri cremaschi contenti dell'onore loro riservato da sua Santità. E poi, via sulla strada del ritorno a casa, alla normalità (quasi) di tutti i giorni.


Nelle foto, scattate da don Natale, papa Francesco che parla, poi con don Mario e don Maurizio e il gruppo dei sacerdoti cremaschi sulla tomba di Giovanni XXIII e il gruppo intero con sacerdoti e infermiere