Crema, venerdì 02 febbraio 2018

Benito Mussolini non è più cittadino onorario di Crema. L'ha deciso ieri il consiglio comunale con una votazione controversa sotto alcuni punti di vista. Legittimo il discorso della sindaca che ha riferito di non essere stata a conoscenza del documento che 94 anni fa dava la cittadinanza onoraria a quello che di lì a poco sarebbe diventato il duce, come legittime le argomentazioni di quel che resta dell'opposizione (tre presenti su nove...) che hanno affermato che la storia non si cambia dando e togliendo cittadinanze. Alla fine, come da previsione, la decisione dell'amministrazione passa, ciò che resta della minoranza se ne va e non partecipa al voto, ma arriva alla sindaca una telefonata dell'ex aspirante sindaco, Chicco Zucchi, il quale le comunica di essere quasi sempre d'accordo con il discorso che lei ha tenuto in consiglio e che se ci fosse stato avrebbe votato la mozione. Apriti cielo, perché ciò che resta della minoranza si straccia le vesti. Per la verità è dall'inizio della legislatura che si va avanti così: non faccia la destra quel che fa l'altra destra. Una curiosità: se ci si affaccia dalle finestre della sala del consiglio, lato maggioranza, sotto il cartiglio che indica via Frecavalli c'è un pezzetto di muro non restaurato. Se si guarda bene, in quel pezzetto campeggia l'effige di Mussolini. All'epoca del restauro della casa che, ci dicono, appartenga alla curia, qualcuno impedì che l'immagine venisse coperta, adducendo che siccome aveva più di 50 anni non era possibile toccarla senza il permesso della Soprintendenza.

Nella foto, l'effige del duce che campeggia davanti alla sala del consiglio comunale