Crema, 28 dicembre 2021

(Luigi Dossena) Nasce prima dell'anno Mille la seconda donna alla quale è legata la storia di Crema. Si chiama Richilda (o Richilde) ed è della genia dei conti di Camisano, paese dove sorgeva un castello. E' contessa Gisalbertina e va in sposa nel 1016 a Bonifacio di Canossa, cavaliere del re di Francia Ugo I, figlio di Tedaldo, a sua volta figlio di Adalberto Atto e uno degli uomini più potenti di quel secolo. Ottiene il suo potere aiutando Enrico II a deporre Arduino, che si era proclamato re d'Italia. Il matrimonio avviene poco dopo l'anno Mille. Lei porta in dote i grandi territori dell'Insula Fulcheria, ma la coppia non riesce ad avere figli e Richilda muore, tra il 1034 e il 1037, lasciando l'Insula Fulcheria nella disponibilità di Bonifacio che in seguito, nel 1037 sposa Beatrice di Lotaringia dalla quale avrà tre figli: Beatrice, Federico e Matilde. I primi due morirono presto e i beni del padre passarono alla figlia Matilde la quale, incredibilmente gelosa della prima moglie del padre, che evidentemente non poteva aver mai conosciuto, ordirà vendette postume. Bonifacio muore ucciso da una persona che riteneva amica, trafitto da una freccia durante una battuta di caccia (1052).


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Nelle foto, il territorio dell'Insula Fulcheria; Bonifacio di Canossa (985/1052); il castello di Camisano; Richilda