Crema, 27 dicembre 2021

(Luigi Dossena) La storia di Crema e del cremasco comincia nel X secolo e protagoniste saranno cinque donne.

La prima di loro è Rotruda Roza, figlia di Walperto, giudice alla corte di Pavia, in seguito moglie di Gisalberto, capostipite dei conti gisalbertini. Rotruda Roza era la favorita del re di Francia, Ugo I, il quale era solito a soggiornare a Pavia quando veniva in Italia. Rotruda darà anche un figlio al re di Francia e resterà accanto a lui per molto tempo. Fin quando il re la concede in sposa a Gisalberto, capitano del re e nativo di Vailate. Ma prima di questo avvenimento succede un accadimento che cambierà la storia. L'imperatrice Adelaide ha 16 anni quando nel 947 sposa Lotario, quarantenne figlio di Ugo I. Nel 951 viene rapita e portata a Verona da Berengario II, che la vuole sua sposa. Adelaide lo rifiuta e viene rinchiusa in un castello a strapiombo sul lago di Garda. Gisalberto e Adalberto Atto sono i capitani delle guardie del corpo di Ugo I e vengono incaricati di andare a liberare l'imperatrice. Siamo nel 951 quando il 20 aprile viene rapita Adelaide. I due cavalieri organizzano la sua liberazione, che avviene il 20 agosto dello stesso anno, con l'aiuto anche di un prete di nome Martino che permette di nascondere l'imperatrice. I due cavalieri portano a compimento la loro missione con successo e riportano l'imperatrice Adelaide a Lotario suo sposo. Per riconoscenza l'imperatore concede in sposa Rotruda Roza a Gisalberto e come dono per la liberazione di Adelaide concede tutto il territorio dell'Insula Fulcheria a Gisalberto, mentre ad Alberto Atto viene donato il territorio di Canossa (marca di Tuscia, ducato di Spoleto, ducato della bassa Lorena). Gisalberto muore nel 956, lasciando in eredità il territorio al figlio Lanfranco I.


Nelle foto i disegni di Luigi Dossena: Gisalberto I; tavole di storia, la casa di GIsalberto a Vailate

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