Crema, 29 settembre 2020


Ronni Parmigiani, è nato a Crema dove vive e insegna filosofia e storia.  Può un professore di filosofia scrivere un giallo? Lui dice di sì e ci ha provato con Ciò che nasconde il paradiso, libro che si destreggia in un mondo di cronaca nera.

"Questo romanzo nasce dalla mia esperienza lavorativa a contatto con i ragazzi - rivela Parmigiani - e dal desiderio di ispirare in loro l’amore per la lettura. Dopo 15 anni di insegnamento, dopo aver consigliato decine di libri e di letture varie, dopo essersi sempre sentito rivolgere la stessa unica domanda: “Quante pagine ha?, mi sono deciso a scrivere io stesso un libro. Questo romanzo nasce proprio per rispondere a questa domanda: poche pagine, capitoli brevi, linguaggio asciutto, colloquiale e diretto". 

In sintesi, nel libro si narra di Pietro Garau che esercita la sua professione in quello che appare un paradiso terrestre. Poco importa che il posto e gli affari siano spartiti tra mafia calabrese e russa, da tempo ha imparato a mantenere l’equilibrio tra le due come fosse un trapezista. Ci pensa una festa in spiaggia a innescare un effetto domino che finisce per turbare la quiete tra le due organizzazioni criminali. I Russi chiedono il fio e ai Calabresi spetta pagare, ma l’affare si dimostra più complicato del previsto e tocca proprio a Garau il peso di sistemare le cose. L’uomo si troverà costretto a camminare sul filo del rasoio e basterà un passo falso per farsi molto male.


Nelle foto, la copertina del giallo e Ronni Parmigiani