Crema News - Signoroni condannato

Cremona, 16 giugno 2021

Il presidente della Provincia Paolo Mirko Signoroni è stato condannato dal tribunale di Cremona a pagare la somma di 1500 euro per il reato di falso. La condanna si riferisce ancora all'annosa questione della candidatura alla presidenza della Provincia, nell'agosto di due anni fa quando Signoroni si candidò dimenticandosi di essere nel consiglio in una società controllata dalla Provincia e, di fatto, incompatibile. Quando questo fatto emerse, dapprima Signoroni, che aveva battuto nell'urna il suo avversario, il sindaco di Palazzo Pignano Rosolino Bertoni, dapprima resistette, ma poi si dimise, ripresentandosi poi alle successive elezioni, nelle quali venne rieletto. Ma a quella votazione si presentarono solo il 20% degli elettori che ne avevano diritto. La diatriba sembrava terminata con la nuova nomina, ma adesso ci ha pensato la magistratura a mettere di nuovo in discussione quanto successo nella prima elezione.

La domanda che si fanno adesso in parecchi è quale posizione prenderà Signoroni il quale, dapprima ha negato di essere a conoscenza della condanna e poi, presa visione del provvedimento del tribunale di Cremona, ne ha parlato oggi in consiglio, facendo capire che non ha alcuna intenzione di dimettersi. C'è da dire che Signoroni, a mezzo del suo difensore, ha 15 giorni di tempo per presentare ricorso e, di fatto allungare di nuovo i tempi di un secondo giudizio.

"Non chiediamo le dimissioni come conseguenza di questa condanna - ha detto Gabriele Gallina, portavoce di Forza Italia - ma perché da sempre in queste elezioni c'è qualcosa che non va. Speriamo che si approfitti della prossima scadenza elettorale di ottobre, quando si andrà a rinnovare il consiglio. In quella data si potrebbe pure rifare anche la votazione del presidente. Tuttavia, attendiamo le decisioni di Signoroni".

Il presidente ha emetto un comunicato nel quale fa il punto sulla situazione che si è venuta a creare: "Nei giorni scorsi ho ricevuto la notifica di un decreto penale del Tribunale di Cremona, che mi irroga una sanzione pecuniaria di euro 1500 per aver dichiarato erroneamente l'inesistenza di una causa di ineleggibilità, questo in relazione alle prime elezioni alla carica di presidente della Provincia, dalla quale avevo allora presentato le dimissioni. Ora farò le valutazioni con il mio legale. Ribadisco la buona fede del mio operato: il curriculum vitae allegato alla mia prima candidatura comprendeva le mie cariche in essere, sono stato dichiarato candidabile dalla commissione elettorale e oltretutto sono stato proclamato presidente della Provincia, detto questo, per ribadire ulteriormente la mia buona fede, comunque mi ero dimesso dalla carica di presidente per poi ricandidarmi". 



Nella foto, Signoroni al voto per l'elezione del presidente