Crema News - Ospedale di Crema, pronti i finanziamenti

Cremona, 25 giugno 2020


Nuovo ospedale di Cremona, la proposta di Forza Italia.

Nel grande progetto di potenziamento della sanità cremonese promosso da Forza Italia, oltre alla rete socio-sanitaria territoriale e dei medici di base, rientrano tutti i presidi ospedalieri della provincia di Cremona. Per l’ospedale di Crema, Forza Italia propone alle forze politiche di lavorare insieme da subito al finanziamento del progetto di ristrutturazione, ampliamento e nuova costruzione per circa 30 milioni di euro, che l’Asst di Crema ha già pronto.

Le forze politiche hanno il diritto e anche il dovere di non far perdere il passo al territorio cremasco e di fare in modo che si trovi pronto per questo appuntamento storico con il potenziamento del sistema sanitario provinciale.

Tra i territori provinciali non ci devono essere sospetti e gelosie, ma collaborazioni e intese per raggiungere i vari obiettivi specifici territoriali.

Molto bene la realizzazione del nuovo ospedale di Cremona; idea promossa da Forza italia quasi un paio di mesi fa e che piano piano ha trovato importanti condivisioni su vari fronti: istituzionali, politici, economici e sindacali.

Altrettanto importante è la riqualificazione strutturale del presidio ospedaliero di Crema, coinvolgendo anche il presidio territoriale di Rivolta d’Adda, che non possono attendere e deve andare di pari passo con il potenziamento degli altri presidi provinciali.

Come già fatto per l’ospedale di Cremona, Forza Italia propone alle forze politiche di intervenire rapidamente anche per la riqualificazione dell’Ospedale di Crema ; non c’è tempo da perdere! Anche in questo caso avanziamo una proposta concreta: si deve lavorare insieme da subito per finanziare il progetto di riqualificazione predisposto dall’Asst di Crema, che è già pronto!

Il progetto contempla sia la ristrutturazione, con sopraelevazione e ampliamento in diversi punti della struttura ospedaliera attuale , che la realizzazione di una nuova costruzione su un’area adiacente già di proprietà. L’importo complessivo dei lavori, compresi i collegamenti sotterranei tra le strutture e i nuovi parcheggi, si attesta a poco meno di 30 milioni di euro.

Sono sicuro che l’Asst di Crema, che è sempre stata sensibile al dialogo con il territorio, sarà sicuramente disponibile ad aprire rapidamente un confronto sul progetto già pronto per valutare insieme, anche ai sindaci cremaschi, eventuali migliorie.

Fin qui abbiamo parlato delle necessità strutturali del presidio ospedaliero. Altro tema, complementare, ma non strettamente collegato, rimane l’accorpamento degli spazi dei servizi socio sanitari territoriali in un’unica struttura , che oggi sono dislocati in vari immobili privati, per cui l’Asst di Crema paga canoni di affitto. Su questo argomento ci sono visioni opposte: chi propone il riutilizzo dell’ex tribunale , accorpando i servizi e rimanendo ancora in affitto, chi preferirebbe una nuova struttura in ampliamento al presidio ospedaliero esistente .

Forza Italia non ha preconcetti sulle diverse opzioni, però chiede ad Asst di Crema e a Regione Lombardia di valutare se il progetto attuale di riqualificazione strutturale del presidio ospedaliero predisposto dall’Asst di Crema, potrebbe essere ampliato e prevedere anche una nuova palazzina adibita a tutti i servizi socio sanitari territoriali, in modo che in futuro l’Asst di Crema non debba più pagare canoni di affitto.


Gabriele Gallina (coordinatore Provinciale Forza Italia Cremona)


A Gallina risponde Matteo Piloni (consigliere regionale Pd)

Gallina, che è anche sindaco, dovrebbe sapere che il territorio può ottenere risultati solo se lavora insieme, e non attraverso inutili tentativi di "mettere il cappello".

In questi mesi i sindaci hanno lavorato insieme per gestire un'emergenza inaspettata e drammatica in cui molti nostri concittadini hanno perso la vita. Tantissimi cremaschi si sono ammalati, e spesso si sono sentiti soli.

La Politica, quella con la P maiuscola, ha il dovere di lavorare insieme per dare risposte concrete e migliorare la sanità del nostro territorio. Un territorio, il cremasco, che ha pagato un prezzo altissimo.

Regione Lombardia dovrà ascoltare le proposte e le richieste che sapremo mettere in campo, sia per rafforzare il presidio ospedaliero che per realizzare quella rete di medicina territoriale la cui assenza ha pesato fortemente e che ora è visibile a tutti, anche al partito di Gallina che in tanti anni di governo regionale ha contributo ad indebolirla.

Sia chiaro: ogni ravvedimento è positivo. 

Ma il tentativo di mettere il cappello, anche no. 

Il lavoro che ci aspetta è complicato. Bisogna costruire un equilibrio tra gli ospedali e il territorio.

Non mettendoli in contrapposizione, ma costruendo quell'equilibrio che oggi non c'è 

e che è indispensabile. 

Lo stesso equilibrio che va costruito tra sanità pubblica e privata, per una collaborazione che oggi non c'è e che vede un sistema pubblico più debole a vantaggio di quello privato. 

Un equilibrio che va costruito anche tra le competenze di medici (ospedalieri e di base), infermieri e operatori sicio-sanitari per creare quella multidisciplinarietà necessaria non solo per curare, ma soprattutto per prendersi cura dei cittadini. Medici, infermieri e operatori che devono essere coinvolti. 

Per farlo serve un forte "patto" tra i sindaci e la direzione dell'Asst di Crema, con il sostegno di tutte le forze politiche e i rappresentanti istituzionali, sociali ed economici del cremasco e di tutta la Provincia. 

Dobbiamo lavorare per una sanità che investe nel territorio e più "vicina" alle persone. E per farlo non servono nè "prime donne" né personali fughe in avanti. Quello di cui abbiamo bisogno è invece un gran senso di responsabilità. 


Matteo Piloni (consigliere regionale)