Crema News - La fusione A2A/Lgh? Noi non abbiamo firmato

Cremasco, 20 settembre 2021

Che succede? Dopo che il Consiglio di Stato ha detto la sua sulla fusione tra A2A e AEB e, a cascata, su A2A e Lgh, Alcuni sindaci hanno controllato le proprie carte e in sedici hanno firmato un comunicato nel quale si fa presente di non aver mai deliberato alcuna fusione. Ecco il documento dei sindaci e la conseguente richiesta del consigliere Marco Degli Angeli a tutti i comuni per procedere all'accesso agli atti relativi (se ci sono) alle delibere di assenso alla fusione.


La lettera dei sedici sindaci

Premesso

che nell’agosto del 2016 veniva chiusa l’operazione della cessione del 51 per cento di Lgh ad A2A,

che allora Scrp deteneva poco più del 9 per cento di azioni di Lgh,

che i comuni soci di Scrp non hanno deliberato tale cessione ma sono stati informati solo da presidente di Scrp della decisione presa dal consiglio di amministrazione,

che in questa occasione il presidente del consiglio di amministrazione aveva informato che la decisione aspettava al consiglio di amministrazione e non era necessaria l’approvazione dei soci e che lo stesso consiglio di amministrazione se ne assumeva la responsabilità.

Premesso

che alle 19,14 del 28. giugno scorso un comunicato ufficiale di A2A informava «che i rispettivi Consigli di Amministrazione hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione di LGH in A2A, redatto ai sensi degli art. 2501-ter e seguenti del codice civile e che sarà oggetto dei prescritti adempimenti pubblicitari nei termini di legge». In altre parole, veniva ceduto il restante 49 per cento di Lgh ad A2A

Premesso

 che nel novembre 2018 è stata messa in liquidazione Scrp e, quindi le decisioni da allora ogni decisione viene presa dal commissario liquidatore.

Premesso tutto questo

Si precisa

che i comuni soci di Scrp non hanno mai deliberato in consiglio comunale alcuna cessione ad A2A delle proprie partecipazioni in Lgh e non hanno mai dato indicazioni in tale direzione.


Bagnolo Cremasco, sindaco Paolo Aiolfi

Casale Cremasco Vidolasco sindaco Antonio Giuseppe Grassi

Casaletto di Sopra sindaco Roberto Moreni

Credera Rubbiano, sindaco Matteo Guerini Rocco

Cumignano sul Naviglio, sindaco Aldo Assandri

Fiesco, sindaco Giuseppe Piacentini

Salvirola , sindaco Nicola Marani

Madignano, sindaco Elena Festari

Palazzo Pignano, sindaco Rosolino Bertoni

Pandino, sindaco Piergiacomo Bonaventi 

Ricengo sindaco Feruccio Romanenghi

Romanengo, sindaco Attilio Polla

Soncino, sindaco Gabriele Gallina

Ticengo, sindaco Mauro Agarossi

Trescore Cremasco, sindaco Angelo Barbati

Vailate, sindaco Paolo Paladini


E, letta la lettera dei sindaci, il consigliere regionale del M5S Marco degli Angeli, chiede l'accesso agli atti in tutti i comuni del cremasco. Una richiesta di accesso indirizzata a tutti i comuni e alle società partecipate. L’obiettivo è quello di chiedere copia delle delibere comunali, atti di indirizzo consiliari nonché copia dei verbali del Consiglio di Amministrazione attraverso cui è stata autorizzata la cessione della propria quota azionaria di Linea Group Holding SpA (LGH), anche attraverso le partecipate, a favore di A2A.

Spiega Degli Angeli: “Ritengo sia un fatto molto grave che 16 sindaci dei comuni soci abbiano espressamente dichiarato di non aver mai deliberato la suddetta fusione. Per questo motivo, come gruppo consiliare del M5S è nostra premura raccogliere tutte le delibere e documenti amministrativi utili e necessari all’Anac e alla Corte dei Conti, così da poter procedere ad un’integrazione documentale utile a far luce sulla questione”.

Obiettivo, quindi, è quello di comprendere quali comuni abbiano deliberato e quali no sulla fusione A2A-LGH. Infatti, se già l’Anticorruzione ha bocciato l’operazione di fusione, “ora resta da capire - dichiara Degli Angeli - se sussiste o meno la responsabilità di un eventuale danno erariale. Mi auguro che i comuni e le società private sapranno collaborare fornendo i documenti che abbiamo richiesto, in un’ottica di trasparenza”.