Crema News - La riflessione

Cremasco, 25 ottobre 2020


XXX Domenica ordinaria anno A

La Parola: Es 22,20-26 Sal 17 1Ts 1,5-10 Mt 22,34-40:

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». Gli rispose: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».


Un po’ in tutte le nostre case in questo periodo abbiamo acceso il riscaldamento, controllato la caldaia, aggiornati i timer e i termostati e preparato legna o pellet per il prossimo inverno. Credo sia giusto preoccuparci di poter vivere in un ambiente confortevole e caldo, ma la parola di Gesù oggi è ancora più decisiva e ci invita a chiederci se siamo caldi anche dentro, se il nostro amore per Dio e per il prossimo è sufficiente per dare calore al nostro cuore e alle nostre scelte. Quella di Gesù non è solo una risposta perfetta alla nuova domanda furbetta che vuole far cadere il Maestro in contraddizione. Come al solito supera brillantemente la prova confermando la sua profonda convinzione che la scelta cristiana fondamentale è quella di mantenere viva l’attenzione e l’offerta d’amore sia verso Dio, e quindi per le realtà più spirituali, come anche verso le realtà più materiali, i fratelli e le sorelle che incontriamo ogni giorno, proprio quelli con i quali, pur essendo nostri compagni di viaggio su questa terra, tante volte ci capita più di scontrarci che di incontrarci. In questo periodo di pandemia poi invece di migliorare la nostra pazienza e disponibilità alla accoglienza e al rispetto dell’altro e delle sue idee sembra che siamo diventati tutti più saccenti e maestri infallibili di vita per tutti gli altri, pronti a riprendere, anche in malo modo, chi non la pensa come noi o agisce diversamente. Eppure anche noi, come il dottore della legge del Vangelo, rimaniamo stupiti della semplicità del programma di vita proposto da Gesù che riassume in due brevi frasi centinaia di rotoli di Sacra Scrittura, migliaia di ordini divini irrevocabili, innumerevoli pagine zeppe di discussioni e commenti sul centro della vita di fede. A costo di sembrare ancora più banale e ripetitivo non posso far altro che rimarcare come la vera difficoltà dell’insegnamento di oggi non è la comprensione o la condivisione, ma molto semplicemente la concreta volontà di metterlo in pratica, mantenendo tutte e due gli impegni d’amore. Nella quotidianità della nostra vita poi non saprei dire quale sia il più impegnativo ed esigente. Certo amare Dio, con tutto quello che siamo sembra a volte troppo difficile per noi che spesso non sappiamo neanche riconoscere il suo amore diffuso a piene mani nella creazione e ancor più nella redenzione. Ma anche ritenere che l’amor proprio, il primato indiscutibile per la preoccupazione basilare di difendere la propria vita, i beni e gli affetti più cari, debba essere la misura dell’amore verso tutto il genere umano, compresi anche quanti ci fanno del male, magari fino a porgere l’altra guancia, penso sia davvero tremendo. Ma forse ho parlato troppo anch’io. Qui non c’è molto da spiegare o commentare, dobbiamo semplicemente accogliere questa parola di vita e renderla davvero nostra vita quotidiana, attraverso le parole e i gesti d’amore che il nostro cuore riscaldato dalla fede ci suggerisce, verso Dio e verso i fratelli tutti.

(Sul mio canale youtube è disponibile il video della riflessione: https://youtu.be/2XztWVNLm6g ) 



Nella foto, don Natale Grassi Scalvini, autore della riflessine, in gita in montagna