
Crema, 14 febbraio 2020
Tutti a casa. Questo il risultato dell'incontro di stamattina tra le organizzazioni sindacali e i proprietari della cooperativa sociale La Tela. Dei 103 dipendenti, 87 riceveranno la lettera di licenziamento collettivo da martedì e il licenziamento sarà datato lo scorso 31 gennaio. Gli altri 16 si sono dimessi nei giorni scorsi. Per quanto riguarda la situazione debitoria della cooperativa, si parla di una cifra intorno a 250mila euro. Gli stipendi fino a dicembre sono stati versati ai dipendenti. Resta una posizione debitoria minima che riguarda i giorni lavorati nello scorso mese di gennaio, equivalenti a una media di circa 5 giorni a testa. Ma il problema più grave restano i contributi non versati. La cooperativa non li versa dallo scorso mese di settembre e in riunione oggi ha dichiarato che non ha soldi per saldare il debito. Stessa cosa per il Tfr (che però viene garantito dallo stato).
In merito al futuro, nasce un'altra cooperativa che si chiama Araba fenice, della quale non sono stati rivelati i nomi dei proprietari, che assumerà il prossimo 18 febbraio i 16 lavoratori 'deboli', che non sono stati licenziati, ma si sono dimessi. La loro assunzione sarà fino al prossimo 31 marzo, quando i responsabili della cooperativa vedranno quali commesse saranno riusciti a ottenere e decideranno chi, quanti e per quanto tempo far continuare. Lunedì alle 15 alla Cgil di Crema riunione tra i sindacati e i lavoratori per valutare la situazione.
"Non è una bella prospettiva quella che attende i lavoratori - dice Maricla Martini, sindacalista Cgil - e vedremo di studiare quel che si può fare. Gli 87 dipendenti che restano senza lavoro possono attingere alla Naspi (disoccupazione) per un massimo di due anni".
La foto è esplicativa