Pandino, 17 aprile 2021

“I servizi sociali di Pandino sono invisibili, non pervenuti”.

Con queste parole Maria Luise Polig, capogruppo di minoranza, in consiglio comunale ha accusato l’assessorato ai servizi sociali di non fare abbastanza per andare incontro alle tante situazioni di fragilità presenti sul territorio comunale, incrementate dalla pandemia. La Polig ha citato un esempio concreto: “Nei giorni scorsi - ha detto - ho visto addirittura un biglietto appeso al comune con su scritta una richiesta di aiuto da parte di un padre di famiglia: non può succedere una cosa del genere, non è dignitosa”.

L’ex sindaco ha rincarato la dose ricordando come il sociale occupi il 18% del bilancio del comune di Pandino ma dicendosi convinta che i servizi sociali comunali possano e debbano fare meglio.

“Per il fondo-emergenza da zone rosse - ha continuato - sono arrivati 554mila euro di cui più di 250mila non sono stati erogati. Invito anche l’amministrazione a pensare a co-progettazione di comunità con le associazioni e le altre realtà presenti sul territorio”. “Abbiamo erogati tutti i buoni spesa - ha replicato Francesca Sau, vicesindaco e assessore alle politiche sociali - abbiamo deciso di dare contributi per l’abbattimento di rette, contributi a chi, in questo anno, ha avuto un lutto famigliare, contributi per affrontare la didattica a distanza, contributi a tutti gli asili nido e anche alla materna Calleri-Gamondi. Mi rammarica sentir dire che i servizi sociali siano inesistenti. Certo, non vanno sui giornali ma va ricordato come si sia lavorato e si stia lavorando in situazioni non facili”. 


Nelle foto, Sau e Polig