Crema, 11 gennaio 2022

Senza mezzi non si può. Il giudice di pace Stefano Furiosi ha annullato un verbale con il quale una pattuglia di carabinieri aveva giudicato un a persona ubriaca senza avere con sé l'etilometro e con il solo esame del fiato e dello stato generale dell'autista fermato.

Siamo fine primavera dello scorso anni e un giovane a Montodine si mette alla guida della sua vettura per rientrare a casa. L'uomo si mette in auto dopo una cena e, fatti pochi metri, viene fermato da una pattuglia che gli chiede di mostrare la patente. Lui, distrattamente, passa al militare un altro documento. Di qui il sospetto che il conducente abbia bevuto. Anzi sia ubriaco. E in un attimo la patente sparisce. L'uomo protesta anche con una certa veemenza e chiede di essere sottoposto all'esito dell'etilometro. Ma l'apparecchiatura non c'è. Allora lui si dichiara disponibile ad andare in ospedale e farsi fare un prelievo di sangue. Niente da fare, i militari sono irremovibili e la patente gli viene sospesa.

Decisione immediatamente esecutiva e il giovane deve andare a piedi. Ma non ci sta e si rivolge all'avvocato Matteo Guerini Rocco che impugna il provvedimento davanti al giudice di pace di Crema. La scorsa settimana il giudice ha fatto conoscere la sua decisione e ha dato ragione al giovane. Nella sentenza si legge: "L'accertamento di uno stato di ebbrezza alcolica presuppone necessariamente un esame tecnico/scientifico e solo eccezionalmente può essere eseguito, mediante una semplice rilevazione sintomatica, da parte di personale specializzato dotato di competenze mediche. Nel caso in esame, non è possibile ritenere essere avvenuto adeguato accertamento dello stato di ebbrezza alcolica. Per questo motivo il verbale dei carabinieri viene annullato".

Patente restituita e addio agli esame de visu: ci vuole l'etilometro.



Nella foto, controlli e l'avvocato Matteo Guerini Rocco