Crema, 10 agosto 2020


Cestini pieni? Forse se li vuotassero alle scadenze, non sarebbe così. E il parroco di S. Bartolomeo, don Michelangelo Nufi, si lamenta, a ragione, del disservizio.

"È proprio sempre colpa dei cittadini? - si chiede il sacerdote. - Assolutamente no. Puoi avere un bel parco, con giochi per i bambini all’ombra, con la possibilità per le famiglie di ritrovarsi, ma puoi essere circondato dai rifiuti. Come mai? Semplicemente perché, nonostante le ripetute segnalazioni ai responsabili da parte della parrocchia, dei privati cittadini e di persone interessate a mantenere l’ordine, nessuno viene con regolarità a vuotare i cestini. I rifiuti debordano e spesso sono le cornacchie a svuotarli per andare alla ricerca di qualche boccone per loro prelibato, ma disperdendo così l’immondizia tutto intorno. Chi passa se la prende con potenziali maleducati, dovrebbe invece prendersela con chi dovrebbe assicurare un servizio ed è inadempiente".

La raccolta dei rifiuti nei cestini è da tempo al centro di diatribe. Anche nel parco del Serio spesso si assisteva a cestini pieni e rifiuti lasciati fuori. Il problema si è (quasi) risolto mettendo cestini più grandi. Ma anche sistemando altri cestini vicini alle panchine. Questa ultima soluzione però è stata attuata da un privato cittadino. Sosteniamo da sempre che sono troppo pochi i cestini in città, ma lo facciamo inutilmente perché non si vuole dotare le vie di cestini. Sono molti i posti dove per trovare un cestino è necessario percorrere molti metri. E, visto che i cestini si possono facilmente installare (per esempio dove c'erano e sono stati tolti...) a questo punto pensiamo che abbia ragione il parroco: non c'è una logica e una periodicità sufficiente nello svuotarli.


Nelle foto, una cornacchia alla ricerca di cibo in un cestino di via Macello e i cestini pieni del parco di S. Bartolomeo