
Rivolta d'Adda, 29 giugno 2020
Vengono a sapere delle vicissitudini di una giovane amica e ne approfittano, mettendo in scena un ricatto vero e proprio. Ma la vittima si rivolge ai carabinieri e le due ricattatrici vengono arrestate. Una ragazza di 15 anni aveva confidata a un'amica di 17 anni di essere caduta in una trappola: aveva scattato foto osé e adesso aveva paura che le foto venissero pubblicate in chat. La diciassettenne ha riferito la circostanza alla mamma e le due donne hanno messo in piedi un ricatto nei confronti della quindicenne. L'amica ha riferito alla quindicenne di essere stata contattata da alcuni malviventi, che erano al corrente delle foto. Queste persone volevano dei soldi per non riferire ai genitori della ragazza dell'esistenza delle foto. La quindicenne, spaventata dalle conseguenze di una eventuale rivelazione ai suoi parenti, ha ceduto al ricatto, 1500 euro per tacere e ha sottratto 500 euro ai suoi genitori, consegnandoli all'amica. Ma le due donne non si sono mostrate soddisfatte e hanno chiesto anche gli altri mille euro, richiesta alla quale la giovanissima ha nuovamente sottostato, sempre prendendo di nascosto i soldi ai suoi genitori. Ma la vicenda non è finita con la consegna dei mille euro perché le due donne, dopo. qualche tempo, hanno avanzato una ulteriore richiesta di denaro. Solo a questo punto la giovane, sentendosi persa, ha trovato la forza di rivolgersi ai carabinieri e di confessare quanto le stava capitando. Con l'aiuto dei militari la ragazza ha teso una trappola alle sue due aguzzine. Ha finto di cedere al ricatto e si è presentata alla loro abitazione con altri soldi, che erano stati precedentemente fotocopiati dai carabinieri. Quando la giovane ha consegnato il denaro e se ne è andata, i militari hanno fatto irruzione nell'abitazione delle ricattatrici, trovando la madre con i soldi ancora in mano. Di qui l'arresto delle due donne. La madre è stata portata nel carcere femminile di Brescia, mentre la minore è stata messa in una comunità.
La foto è esplicativa