
Crema, 30 giugno 2020
Nessun colpo di pistola, ma morto a causa di un colpo inferto con un oggetto a punta, forse un punteruolo o un rompi ghiaccio. Le indagine della polizia, sulla quali c'è il massimo riserbo, sembrano avviate a cercare una seconda persona che sarebbe implicata nel fatto di sangue. Dopo aver indagato la moglie Debora Stella per omicidio, adesso gli inquirenti sono sulle tracce di un uomo residente nel cremasco che era presente al momento della tragedia. Cosa sia successo di preciso, per adesso non ci sono certezze né dichiarazioni ufficiali. Tuttavia, sembra probabile che Mauro Pamiro sia rimasto vittima di una discussione finita male. Forse c'è stata una colluttazione e Pamiro avrebbe battuto la fronte sul punteruolo; forse il colpo gli sarebbe stato inferto. Difficile che la discussione tra i protagonisti sia avvenuta nel cantiere dove poi, ieri mattina, è stato ritrovato il cadavere ma più probabile che il corpo sia stato trasportato lì quando i protagonisti della vicenda si sono resi conto di quanto era capitato. Perde quota l'ipotesi del suicidio, anche se l'autopsia, che è stata da poco eseguita, dovrebbe chiarire molti degli aspetti del giallo.
Da poco gli inquirenti hanno eseguito un sopralluogo nella villa a schiera della coppia alla ricerca di elementi utili all'indagine. In particolare si cerca l'arma che ha provocato la morte di Pamiro ed eventuali tracce di sangue. I parenti della donna sono stati visti andare nello studio dell'avvocato Mario Palmieri per affidargli l'incarico di difendere gli interessi della congiunta che subito dopo la fine dell'interrogatorio si è fatta ricoverare in ospedale.
Nella foto, gli inquirenti sul luogo del ritrovamento del cadavere