
Cremasco, 20 febbraio 2021
"Grazie al dottor Alberto Lameri che ha preso a cuore la mia vicenda e mi ha permesso di chiudere con un periodo davvero difficile".
E' Luigi Valdameri, 74 anni, grande invalido del lavoro che ha avuto un grave problema di salute prima di Natale e che, causa coronavirus, non riusciva a trovare la soluzione.
La mattina di Natale a Luigi esce la protesi che ha sull'anca. Un dolore lancinante e l'impossibilità a camminare. Immediatamente la famiglia cerca di porre rimedio alla situazione a dir poco spiacevole. Contatta l'ospedale ma si scontra contro l'emergenza coronavirus. "Abbiamo trovato settimane di porte chiuse - dice Chiara, la nuora. - Mio suocero aveva dolori lancinanti, ma non è stato possibile ottenere udienza perché tutti ci hanno detto che a causa del coronavirus non era possibile alcun intervento. Fin tanto che non abbiamo trovato il dott. Lameri che, incredulo di questa situazione che si era creata, si è preso a cuore la situazione e ha fatto in modo di venire a capo del problema".
In effetti la risposta che il paziente si sentiva dire era sempre quella: il suo problema non la espone a rischio di morte e quindi si passa oltre, a tempi migliori. Ma Valdameri era in preda a dolori lancinanti e per sopportarli doveva prendere potenti antidolorifici. "Il dottor Lameri ha fatto davvero moltissimo - continua Chiara - e ha trovato una clinica in Piemonte che gli ha permesso di eseguire l'operazione all'anca necessaria per sistemare il problema. Mio suocero è stato operato mercoledì, tutto è andato per il meglio e adesso comincerà la riabilitazione. Ma da subito è rinato. Non abbiamo parole per ringraziare il medico che in pratica ha salvato mio suocero".
La foto è esemplificativa