Crema News - No all'autovelox, sì alla riqualificazione

Cremasco, 06 gennaio 2022

L’autovelox all’incrocio con la strada per Gradella non serve. Serve piuttosto un’opera di completa riqualificazione. Questa l’idea dei Verdi di Crema e del Cremasco sull’ex statale 472 Bergamina, espressa da Andrea Ladina, consigliere nazionale di Europa Verde.

“A seguito della riqualificazione della Paullese –afferma Ladina- il tratto della Bergamina che dall’uscita di Pandino arriva fino allo svincolo per Rivolta ha visto incrementare negli ultimi tempi il volume di traffico, spesso anche pesante, che dalla bergamasca scende verso sud per raggiungere il cremasco ed il lodigiano. Il tratto in questione, circa due chilometri, si è trasformato in una strettoia pericolosissima con incidenti gravi e molteplici tamponamenti. L’arteria è ad una corsia per senso di marcia ma essendo un rettilineo trae spesso in inganno gli automobilisti sulla possibilità di sorpassare benché ai lati non esistano vie di fuga essendo la strada incassata tra due corsi d’acqua e delimitata da un guard-rail che impedisce anche la sosta d’emergenza. Proprio nei pressi della casa cantoniera la Bergamina oltre al traffico proveniente da Treviglio riceve anche l’innesto della strada che arriva da Rivolta-Cassano diventando, nel tratto che prosegue fino a Pandino, un imbuto lungo due chilometri alquanto pericoloso e sul quale bisogna assolutamente intervenire. Anche l’incrocio esistente sulla Bergamina con la strada che conduce a Gradella, frazione di Pandino e borgo storico molto frequentato, è problematico per chi deve svoltare. Per queste ragioni riteniamo che debba avere priorità assoluta una riqualificazione della 472 con un progetto che permetta di allargare la sede stradale di questa arteria di almeno tre metri, mettendola in tal modo in sicurezza, tenuto anche conto che oltre al forte flusso di auto e tir è percorsa anche da molti ciclisti. La decisione della Provincia di mettere un autovelox su questa strada riteniamo che sia una scelta sbagliata che non affronta la vera questione dell’attuale pericolosità di questa strada”. Per Ladina pensare di fare cassa per incamerare soldi per un eventuale intervento strutturale nel futuro è “Poco lungimirante”. “È un modo –continua- di rinviare il problema sine die mentre è adesso che va risolto, nel 2022 o al massimo entro la primavera del 2023. Abbiamo visto infatti nel passato come i proventi degli autovelox siano stati distolti dai propositi originari e destinati ad altre scelte.

Si risolva alla radice il problema allargando la strada e non prendendo altre scorciatoie. Abbiamo scritto pertanto al presidente della Provincia di Cremona Mirko Signoroni affinché venga inserito nel piano della viabilità provinciale l’allargamento di questa strada il più presto possibile. Ne va soprattutto della sicurezza dei cittadini oltre all’immagine del nostro territorio che non può avere arterie così pericolose.