Crema News - Mazzetti, il giudice non decide

Crema, 22 novembre 2020


Nessuna decisione da parte del gip Pierpaolo Beluzzi in merito allo stato di detenzione di Attilio Mazzetti, dopo l’interrogatorio di venerdì. Con ogni probabilità sarà domani il giorno giusto nel quale si saprà se Mazzetti vedrà attenuata la misura del carcere.

L’episodio che ha mandato dietro le sbarre Mazzetti non è legato all’accusa di associazione a delinquere e di truffa nei confronti della onlus Uniti per gli ospedali della provincia di Cremona, associazione benefica sorta nel mese di marzo con lo scopo di raccogliere fondi per acquistare materiale e macchinari. L’associazione ha raccolto in poche settimane circa 4 milioni di euro, ma la Guardia di finanza, nello scorso mese di giugno, ha scoperto che da quanto raccolto era stata distorta una somma variabile da 220 a 250mila euro. Dopo questa scoperta la GdF ha indagato il cremasco Renato Crotti, segretario dell’associazione, Cristiano Bozzoli, venditore di stufe di Pizzighettone che si era improvvisato cuoco e Attilio Mazzetti, ex gestore di bar che aveva il compito di trovare aziende che agissero nel campo della sanificazione. Tutte però con la caratteristica di avere la possibilità di procurare la merce o i servizi necessari, ma senza consegnarli. E, una volta trovate le aziende, qualcuno aveva provveduto a compilare fatture false che venivano onorate da Crotti con i soldi dell’associazione.

Detto questo, denunciati i tre, indagate altre cinque persone, l’indagine aveva preso binari ben determinati. Ma a settembre era capitato un episodio imprevisto: uno dei presunti fornitori, Michele Russo, era stato avvicinato da Attilio Mazzetti che, prima con le buone e poi con le cattive, aveva cercato di far cambiare deposizione allo stesso Russo. Il quale, spaventatissimo, aveva riferito alla Guardia di Finanza. Prima Mazzetti aveva cercato di convincere Russo a dire che si era trattato di un equivoco, restituendo i soldi (27mila euro).In cambio di questo ‘favore’ avrebbe ricevuto 50mila euro. Ma Russo è molto preoccupato. Sa di aver fatto una stupidaggine, ma non vuole aggravare la sua posizione, consigliato dal suo avvocato Jacopo Micheli. Russo ha aperto una partita Iva solo un mese prima, giusto per poter emettere le fatture sul materiale mai consegnato. Quando vede Mazzetti, questi gli consegna un foglio nel quale c’è scritto cosa deve dire. Russo parla in via informale con i finanzieri di quanto sta succedendo e la GdF il giorno successivo va a casa sua e gli perquisisce l’abitazione, trovando il foglio con le istruzioni. Di qui Russo racconta quel che è successo e Mazzetti finisce in carcere.


Nella foto, la Guardia di Finanza di Crema