
Crema, 11 gennaio 2020
Saldo positivo tra aperture e chiusure nell’anno appena concluso nel campo del commercio. Sono 787 le attività in essere nel comune, con 73 nuove aperture a fronte di 39 chiusure e 13 subentri. Un bilancio apparentemente positivo, ma che nasconde verità non troppo esaltanti. Per esempio, nelle vie centrali ci sono ben 23 vetrine sfitte su un totale di circa 180 attività, circa il 13% e il turn over è piuttosto alto, con negozi che aprono e chiudono nell’arco di un anno (ne abbiamo contati almeno 5 in centro nel 2019) o altri che restano chiusi per anni in attesa di qualcuno che voglia investire cifre considerevoli, visto l’ammontare degli affitti, non alla portata di tutti. I negozi vuoti sono otto in via Mazzini, due in via Cavour, tre in via Racchetti, due in piazza del Duomo, due in via Matteotti, sei in via XX Settembre.
Nel 2019 hanno fatto il boom i negozi telematici, gli e.commerce. Ben 14 hanno chiesto la licenza e il numero totale di attività che vendono via internet in città è arrivato in pochi anni a contare 57 negozi virtuali. Pochi rispetto ai bar, che sono 211 ai quali vanno aggiunti 25 attività nei circoli cittadini. In pratica, c’è un bar ogni 150 abitanti, un numero decisamente elevato per riuscire a campare. Tra le aperture dell’anno, da segnalare una farmacia e una parafarmacia, alla quale ha però fatto seguito la chiusura di un identico punto vendita. Sono 118 i negozi di abbigliamento, mentre si annoverano 166 negozi di prossimità che vendono alimentari.
Soffre il commercio ambulante, con stalli vuoti in aumento, specie nella mattinata di giovedì, ma anche con un calo di affari e pubblico che comincia a preoccupare.
Sempre bene l’attività dei supermercati e centri commerciali, visto che quest’anno in città se ne prevedono due nuovi e un terzo potrebbe essere dietro l’angolo, previsto dal piano regolatore.