Cremasco, 18 settembre 2020


Un furto con destrezza e una truffa con scaltrezza. Tutti e due finiti male per i presunti responsabili che sono stati denunciati, anche se il bottino non è stato recuperato.

Il primo caso è a Rivolta d'Adda, dove entra in scena il furto con destrezza con il trucco dell'abbraccio. Una giovane donna vede una persona anziana della quale ha già adocchiato la catena d'oro che ha al collo, scende dall'auto, la ferma e la abbraccia. Prima che l'uomo, 76 anni, si riprenda dallo stupore, la donna è già risalita sull'auto dalla quale era scesa e con essa si è allontanata. Il derubato va dai carabinieri i quali, conoscendo il modus operandi, gli mostrano delle foto di indiziate e lui riconosce la presunta ladra, una romena di 21 anni, che viene denunciata.

Le truffe, invece, sono più articolate. La prima riguarda un pandinese di 35 anni che ha versato 800 euro per l'acquisto di vecchi dischi in vinile messi in vendita da una 37enne. La donna prende i soldi e sparisce; l'uomo non ci sta e denuncia. I carabinieri arrivano a identificare la presunta truffatrice e a denunciarla.

Infine, una seconda truffa, più strutturata. Due italiane di 54 e 64 anni entrano in contatto con una donna albanese perché si fingono intermediatrici di una società che concede prestiti. L'albanese ha bisogno di un finanziamento cospicuo e le due truffatrici le fanno credere che riusciranno a darle i soldi dei quali ha bisogno. Ma per istruire le pratiche ci vogliono 2300 euro. E l'albanese ci casca. Solo che l'ingordigia è una brutta cosa e le due truffatrici le chiedono altri soldi. E la straniera capisce che qualcosa non va bene e si rivolge ai carabinieri i quali, con una proficua indagine, arrivano alle due truffatrici.


La foto è esplicativa