Gradella, 29 giugno 2020


Parenti, conoscenti, ex colleghi di lavoro della Chromavis, e genitori dei compagni di classe del figlio: in tanti hanno preso parte stamattina ai funerali di Morena Designati, la quarantanovenne uccisa mercoledì scorso, in serata, dal marito di origini rivoltane Eugenio Zanoncelli nella loro abitazione di Palazzo Pignano. Zanoncelli si trova in carcere e le indagini stabiliranno le sue responsabilità. Adesso è il momento del dolore per una persona già provata da una grave malattia, rimasta vittima forse di un gesto folle, e per la sorte del figlio dodicenne della coppia. La salma di Morena è giunta a Gradella dalla Rsa della Fondazione Ospedale dei Poveri di Pandino (dove era stata allestita la camera ardente) un’ora prima dell’inizio della cerimonia funebre che è stata preceduta dalla recita del rosario. Sull’altare, il parroco di Gradella e Nosadello don Maurizio Bizzoni ha concelebrato assieme al parroco di Palazzo Pignano don Benedetto Tommaseo. Nell’omelia don Maurizio ha fatto riferimento al concetto di sofferenza. “Nella sofferenza di Gesù sulla croce, nelle ferite di Nostro Signore – ha detto -, riconosciamo la stessa sofferenza di Morena. Sofferenza che è purificatrice e che le consente ora di essere in paradiso a godere per l’eternità della gioia e della piena salute”.

A fine messa, letti due messaggi: il primo dei famigliari di Morena (che lascia l’anziana madre, una sorella e due fratelli) e il secondo degli amici di suo figlio, il dodicenne Andrea. “Sei sempre stata una persona discreta, silenziosa, a tratti quasi invisibile che ha trovato nel sorriso la forza di affrontare tutte le difficoltà che la vita ti ha riservato”. E ancora: “Carissimo Andrea, in alcune situazioni le parole non bastano ma oggi sono tutto quello che possiamo offrire. Attraverserai questo dolore immenso e arriverai dall’altra parte. Di sicuro non sei solo in questo percorso”. Gli amici ragazzino, presenti con le loro mamme e le loro insegnanti, hanno anche appoggiato delle rose rosse sulla bara della donna sia appena dopo la lettura del messaggio sia sul sagrato, quando la salma è stata caricata sul carro funebre che l’ha trasportata nel cimitero di Gradella dove è stata tumulata. 


Nelle foto, la bara in chiesa e l'arrivo sul sagrato