Crema News - Falso tecnico, furto vero

Chieve, 12 ottobre 2021

Rieccoli. Finti tecnici gabbano anziani che cascano ancora nel vecchio trucco della fuga di gas che invade le tubature dell’acqua, che danneggia i preziosi, a meno che non si nascondano nel freezer, che è schermato e protegge dalle radiazioni e che rischia di avvelenare l’acqua e l’aria, con conseguenze disastrose per gli abitanti.

Stavolta nel mirino c’è il paese di Chieve, dove la scorsa settimana ha agito un finto tecnico. Stavolta in azione sarebbe entrata una sola persona, anziché la solita coppia.

Alla porta di una coppia di anziani, probabilmente individuata con cura dal bandito, si presenta una persona. Aspetto distinto, voce tranquilla e convincente. Nulla di allarmante, dice, ma comunque qualcosa potrebbe essere andato storto perché, avverte, in zona c’è stata una fuga di gas e questa sostanza sarebbe riuscita a insinuarsi nelle condutture dell’acqua. Le tubature corrono parallele e, grazie a qualche buco nell’acquedotto che, si sa, è abbastanza logoro e qualche falla c’è davvero, il gas potrebbe arrivare persino ai rubinetti, uscire a invadere la casa. Parole magiche per la coppia, che fa entrare il falso tecnico il quale guadagna la stanza da letto e fruga nei cassetti. Per pura fortuna la coppia in camera non nascondeva né denaro né gioielli e così il malvivente arraffa quel che trova, cioè una carta d’identità e la tessera sanitaria dell’uomo e se ne va con la scusa di andare in auto a prendere gli attrezzi.

Anziani fortunati, in questo caso, ma il mese scorso a Trescore, non può dire la stessa cosa la coppia convinta a mettere nel freezer i gioielli, magicamente spariti. E sempre a Trescore lo scorso aprile sono entrate in azione due donne che si sono fatte aprire spacciandosi per addette alla linea elettrica e hanno razziato soldi e gioielli.

A Castelleone, sempre i finti tecnici e l’acqua contaminata dal gas, a gennaio hanno gabbato un’anziana, convincendola a mettere i gioielli in freezer, fatti poi sparire. Per non parlare della truffa del finto carabiniere e dell’avvocato al telefono che chiama per avvertire che il figlio è nei guai e chiede soldi e gioielli per riuscire a tenerlo fuori di galera, causa un grave incidente provocato. Questa truffa ha mietuto almeno una decina di vittime nel cremasco, persone che hanno consegnato soldi e gioielli per migliaia di euro pur di togliere dai guai il figlio.

Infine, c’è stata segnalata anche le ignobili truffatrici che si passarono per infermiere che andavano di casa in casa per eseguire tamponi e verificare se vi erano malati di coronavirus: mentre una faceva la prova (falsa), l’altra svuotava i cassetti. E a ben poco servono le conferenze tenute da carabinieri e polizia sull’argomento: gli anziani non leggono e non vanno alle conferenze e sono sempre facile preda dei delinquenti.


La foto è esemplificativa