Crema, 16 settembre 2020


Domani saranno due anni dalla data del rapimento di padre Gigi Maccalli, il missionario di 60 anni rapito dalla sua missione a Bomoanga da otto uomini armati, fuggiti in moto portandosi dietro il padre da poco rientrato in africa dal suo paese d’origine, Madignano. La diocesi di Crema organizza per quella data una processione di fedeli che si svolgerà in città e partirà da alcuni punti simbolici. La partenza è fissata davanti all’Anffas di via Mulini, che è il luogo di carità. Altri fedeli partiranno dall’istituto Sraffa, di via Piacenza, luogo di istruzione, mentre altri dal parcheggio di via De Gasperi, considerato luogo di lavoro. Infine l’ultimo ritrovo è alla passerella ciclopedonale nel parco del Serio, considerato luogo di tempo libero. L’appuntamenti è alle 20.30 e dai quattro punti i fedeli arriveranno a piedi fino in Duomo, dove ad attenderli, intorno alle 21 in cattedrale, ci sarà il vescovo Daniele Gianotti che concluderà la serata con una breve riflessione.

In due anni di rapimento di padre Gigi c’è stata una sola prova che il missionario fosse ancora in vita. Il 24 marzo scorso i rapitori hanno inviato un video dove si vede il padre insieme a Nicola Chiacchio, un italiano del quale si erano perse le tracce da tempo. I due dicono di star bene, ma non fanno alcun cenno a un eventuale riscatto per la loro liberazione. E da allora, di nuovo silenzio totale.


Nella foto, una processione e un frame del filmato recapitato dai rapitori al quotidiano Avvenire, nel marzo scorso