Crema News - Casalbergo, quei 130 morti

Crema, 31 maggio 2020


E alla fine, ecco i numeri. Terribili. Audizione davanti ai capigruppo dei partiti in consiglio per Bianca Baruelli, presidente della Fondazione benefattori che ha risposto alle domande e fatto chiarezza almeno sui numeri delle persone decedute quest'anno al Kennedy e, soprattuto, alla Casalbergo. Attendendo con serenità che la magistratura compia la sua indagine e arrivi alle sue deduzioni. E' stato ribadito che quest'anno, da gennaio ad aprile nella nostra zona (ma non solo) il coronavirus ha picchiato durissimo, appare fuori di dubbio: conti alla mano siamo intorno a 400 decessi su circa un migliaio di ospiti nelle case di riposo di Crema, Pandino, Vailate, Romanengo, Fiesco, Trigolo, Soncino e Castelleone). Nessuno però dirà che sono tutti decessi da attribuire con certezza al virus, anche perché i tamponi pre e post mortem non sono stati mai eseguiti sulla maggior parte dei defunti, come però nessuno è in grado di attribuire i decessi ad altra causa per la stragrande maggioranza di questi anziani che si sono ammalati, hanno accusato problemi respiratori sempre più gravi fino al decesso.

Numeri crudi quelli che la presidente Baruelli, supportata dal direttore generale Giampaolo Foina ha rivelato, numeri che parlano da soli. Se negli ultimi due anni i decessi erano stati 74 nel 2018 e 78 lo scorso anno, questo 2020 ha visto 130 decessi, 52 in più con un aumento percentuale del 67%. Ma anche se non è stato fornito il dato, la percentuale sarebbe ben maggiore se si considerasse solo il periodo 'ufficiale' del coronavirus, e cioè dal 21 febbraio al 31 maggio. Un dato statistico emblematico. Dal 1° marzo al 10 aprile ci sono stati 80 decessi, media due il giorno, mentre nei due anni precedenti la media è stata di circa un decesso ogni due giorni.

Molte le domande che restano senza risposta. Ci sono esposti alla magistratura da parte di parenti di persone decedute che vogliono sapere se è stato fatto il possibile, se i loro cari sono stati isolati da altri ospiti malati, se il contagio è stato fermato o se ci sono stati ritardi nel prendere le contromisure indicate e se è stato fatto il possibile per evitare la sua diffusione. E' sorto anche il comitato Verità e giustizia dei parenti delle vittime che chiede di far luce su quanto accaduto. E, è bene ribadirlo, gli esposti presentati non riguardano solo la Benefattori cremaschi, ma anche altre strutture del cremasco. Perché i morti sono davvero tanti e i parenti che non hanno potuto assistere i propri cari o vederli per un ultimo saluto vogliono risposte precise.


Nella foto, la Casalbergo