Crema, 20 dicembre 2019
Giorno triste per Crema, quello di oggi, perché se ne è andato, in punta di piedi, Carlo Alberto Sacchi, 76 anni, professore, giornalista, poeta dialettale. Da tempo era ricoverato in ospedale, dove ha perso la sua battaglia. Sacchi era un insegnante che aveva scoperto il dialetto e che si dilettava a scrivere poesie in lingua cremasca. Ma noi l'abbiamo conosciuto in altri momenti della vita e in altre attività. Sacchi era stato forse il primo direttore di Radio video Cr 93, una delle prime radio libere di Crema. Sede in via Isonzo, con uno staff di prim'ordine, la radio cercava di galleggiare nel mare delle radio libere che, nei primi anni '80, nascevano come funghi e sparivano come le farfalle, dopo vita breve. Radio video Cr 93 fu una radio che aveva tra i collaboratori gente piena di entusiasmo, vecchi professionisti, come Sergio Lini (che allora sembrava vecchio a noi che avevamo vent'anni) e giovani già innamorati del mestiere di scrivere (anche se lì si trattava di parlare). Sacchi sapeva governare la nave che ogni tanto attraversava burrasche. Persona schiva e riservata ha attraversato questa vita costellandola di silenzi, ma anche di presenze. Sempre discrete. E' morto oggi, al Kennedy, vinto dal male. I funerali sono in programma lunedì mattina nella chiesa parrocchiale di Ombriano. L'ora sarà comunicata domani.
Nella foto, Carlo Alberto Sacchi
